Un appuntamento che è ormai parte dell’identità dello Stretto. La 61ª Traversata dello Stretto di Messina si è svolta con tutto il suo carico di emozione, fatica e spettacolo, riportando al centro dell’estate villese una delle competizioni di nuoto in acque libere più affascinanti del Mediterraneo.

A trionfare in questa edizione sono state le Fiamme Oro, che hanno conquistato la vittoria con una prova magistrale, gestita con tecnica, resistenza e determinazione. Una gara decisa fino all’ultima bracciata, resa ancora più imprevedibile dalle correnti che hanno caratterizzato questa edizione, spostando equilibri e costringendo gli atleti a una vera e propria battaglia contro la natura.

Ottanta nuotatori, provenienti da tutta Italia, hanno dato vita a una sfida avvincente tra le acque che dividono e uniscono due terre: Calabria e Sicilia. Lo Stretto, come ogni anno, ha fatto da cornice ma anche da protagonista, con le sue correnti mutevoli e le sue insidie sempre pronte a cambiare le carte in tavola.

Adrenalina pura per la sessantunesima Traversata, che ha visto trionfare Pasquale Giordano. Il possente nuotatore delle Fiamme Oro ha battuto in volata il compagno di squadra Giuseppe Ilario. Un confronto splendido, emozionante ed energico, risolto solo negli ultimi metri, quando i due avevano già raggiunto l'ingresso alla Marina dello Stretto. Le differenti traiettorie scelte sembravano poter agevolare Ilario, ma lo scatto finale di Giordano ha giocato un ruolo fondamentale in un arrivo comunque al fotofinish.

Praticamente a braccetto sono arrivati alla scritta “arrivo”, con il tocco di Giordano registrato – addirittura! – soltanto un centesimo di secondo dopo. A chiudere il podio Vincenzo Caso, concretizzando un tris Fiamme Oro Napoli nei primissimi posti tra le società partecipanti. Per Ilario, invece, arriva l’ottima “consolazione” del Premio Telepass per l'attraversamento più veloce da spiaggia a spiaggia. Tra i master, inoltre, ha trionfato Massimo Grisenti della Chiese Nuoto di Trento.

La grande classica del nuoto di fondo ha rappresentato una sfida vera per tutti i nuotatori in gara, tra cui le donne, che si sono fatte valere, meritando di entrare di diritto nella storia della gara iniziata nel lontano 1954. A vincere gli assoluti femminili è stata Linda Caponi, capace di domare lo Stretto da numero uno nella sua prima apparizione tra le acque tra Villa e Messina. Leggermente staccata è arrivata Silvia Ciccarella, giovane eppure già veterana della Traversata, con la sua quinta apparizione, oltre allo splendido attraversamento solidale per la ricerca contro il cancro di un paio di anni fa.

Gloria immensa anche per Emma Micheletti, con una fantastica prestazione che le ha permesso di chiudere il podio dietro solo alle atlete dei Carabinieri. La nuotatrice del Nuoto Venezia ha così vissuto la sua prima grande emozione con la Traversata.

Firma dell'albo d'oro per i due vincitori Giordano e Caponi, premiazioni e l’abbraccio del caloroso pubblico accorso in gran numero alla Marina dello Stretto. Dal naturale balcone offerto dal Lungomare gli spettatori si sono goduti l’adrenalinico arrivo e reso speciale una gara che, per i nuotatori e non solo, è unica: per il campo gara inimitabile e peculiare come lo Stretto, per l’accoglienza dell’arrivo, per la storia che dal 1954 ad oggi ha visto campioni olimpici, mondiali, europei e italiani confrontarsi, crescere ed esaltarsi con la Traversata dello Stretto.

Una storia immensa, di cui adesso fanno parte anche Pasquale Giordano e Linda Caponi.

Il successo delle Fiamme Oro si inserisce in una narrazione sportiva che è anche orgoglio territoriale e promozione del territorio, dove lo sport diventa veicolo di coesione e visibilità per la costa villese.

Ancora una volta, la Traversata si conferma come un simbolo d’identità, sfida e passione. E già si guarda alla prossima edizione, dove l’obiettivo sarà lo stesso: attraversare il mito, a nuoto.

Giusy Caminiti, sindaco di Villa San Giovanni, non nasconde la felicità per la riuscita dell’evento:
«Le aspettative c’erano, ma Villa San Giovanni ha mantenuto le promesse. Doveva essere un villaggio ricco di esperienze, ricco di novità e così è stato. Un grande impegno, un grande lavoro da parte di tutta la squadra amministrativa che ha sfidato anche il tempo. Un grande grazie va alla Città Metropolitana, che ovviamente ci ha aiutato moltissimo nell’allestimento, e a tutti gli sponsor che, dopo aver visto la sessantesima edizione, hanno deciso di reinvestire».

«E da quest’anno si parte - prosegue il sindaco - con il Villaggio della Traversata, che oggi è un evento di un solo giorno, ma speriamo possa crescere. Si parte con gli eventi che attirano e che diventano vere attrattive turistiche per la città di Villa San Giovanni. Questo è il cuore della nostra città. Abbiamo investito anche a livello amministrativo, con la speranza di poter vincere il bando Piani di sviluppo, che trasformerebbe il molo sottoflutto in un porticciolo turistico».

«La visione futura - conclude - non è quella di una semplice città di passaggio inteso come attraversamento, ma di un passaggio storico, una unione, una cerniera tra civiltà e turismo».

«La Traversata dello Stretto non è un patrimonio soltanto della città di Villa San Giovanni, ma è diventato un patrimonio della Città Metropolitana. E lo conferma il fatto che quest’anno si è voluto, con l’Amministrazione comunale, alzare un pochettino più il tiro» ha dichiarato Carmelo Versace, vicesindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria. «Insieme alla sindaca Caminiti, abbiamo immaginato un villaggio che iniziasse, diciamo, al mattino – come ormai siamo stati abituati negli anni – e proseguirà durante tutto l’arco della giornata».

«Mi corre l’obbligo di ringraziare- prosegue il vicesindaco metropolitano - ovviamente, Caronte & Tourist, che anche loro, come partner così prestigioso, riconoscono questo evento fortemente identitario. Una bellissima giornata, tanta gente, buon cibo, sole, mare cristallino. Complimenti agli organizzatori e, ovviamente, un grosso in bocca al lupo ai ragazzi che iniziano questo percorso. Speriamo di poterli vedere anche protagonisti nelle future edizioni».

E dal Centro Nuoto, Mimmo Pellegrino spiega quello che solo lo Stretto può regalare:
«Ennesima emozione, tutto tranquillo. Traversata un po’ più dura, qualcuno purtroppo si è ritirato. Gara riuscitissima, ad alto livello tecnico. L’ennesima emozione per la sessantunesima Traversata».

Il secondo classificato, Giuseppe Ilario, sfiora il sogno e si prepara al prossimo anno:
«Conosco un po’ i segreti di questa gara, delle correnti particolari, soprattutto all’inizio. Abbiamo seguito più che altro i nostri allenatori, insieme al barcaiolo. All’inizio vai, sul finale poi... Ho cercato di allargarmi verso la scogliera: è stata una buona azione. C’è mancato poco, diciamo».

Pasquale Giordano, primo classificato, non nasconde l’emozione: «L’anno scorso sono arrivato terzo, ma questa volta ho conquistato questa sfida. È stata una vittoria molto bella – soprattutto per le emozioni che si provano quando nuoti nel blu, completamente blu, intorno a te non c’è niente, è da provare. Questa è una gara caratteristica proprio dal punto di vista della corrente, quindi un po’ si sono sentite, un po’ siamo andati in difficoltà nel tratto finale, però le abbiamo gestite bene».

Gioisce anche il Consigliere comunale Giuseppe Cotroneo: «Siamo felicissimi, contentissimi, perché già solo vedere tutto il lungomare – non solo il molo – stracolmo di gente è una questione indescrivibile. L’anno scorso è stato solo l’inizio. Ci siamo impegnati per migliorare, e deve diventare un processo irreversibile. Perché lo Stretto rappresenta tutti noi, e abbinato allo sport vuol dire ancora di più: prende più valore».

Trionfa la squadra dei Carabinieri, prendendo il podio femminile con Linda Caponi, prima classificata:
«È stata la prima volta, la prima Traversata. Devo dire che mi sono divertita. All’inizio ero anche un po’ spaventata, perché non sapevo cosa aspettarmi, però alla fine di tutto sono stata bene. È stata una bella esperienza.
Mi avevano avvisato che le correnti potevano essere molto forti, e me ne sono accorta ieri, quando abbiamo nuotato insieme, io e la mia collega, per fare allenamento. Infatti anche oggi le correnti erano molto forti, però grazie anche al barcaiolo e all’allenatore che ci stava seguendo, siamo riusciti al meglio a seguire le correnti giuste. Devo dire che vincere è sempre bello da morire. Mi sono divertita e anche il prossimo anno saremo qui».

Emozionata anche Silvia Ciccarella, seconda classificata: «È sempre un’emozione perché ogni volta è sempre diverso, non sai mai quello che ti puoi aspettare, quello che può succedere. Intorno alle 12 sono arrivata ad un soffio, anche se con la compagna abbiamo gareggiato, quindi alla fine è la squadra che vince. Sicuramente, quando si arriva secondi, si ha la voglia di vincere e di rimettersi in gioco. Però sono molto contenta per la mia collega, che se l’è meritato. Ce la siamo giocata, quindi è giusto così».