Un progetto costruito nel tempo, una squadra nata senza proclami e diventata la sorpresa più luminosa dell’Eccellenza calabrese. È questo il filo conduttore dell’intervista realizzata dal network LaC negli studi di Cosenza Channel al direttore sportivo del Trebisacce, Domenico Rugiano, protagonista di una prima parte di stagione che ha già il sapore della favola sportiva.

Neopromossa e partita con l’obiettivo dichiarato di una salvezza tranquilla, la formazione jonica si ritrova invece in testa alla classifica dopo 14 giornate, con due punti di vantaggio sul PraiaTortora e ben nove sulla terza posizione. Un dato che certifica il valore di un percorso costruito con pazienza e visione: «Questa favola nasce dalla programmazione – spiega Rugiano –. È frutto del lavoro condiviso con lo staff e con una società che da quattro anni fa sacrifici enormi, partendo dalla Prima Categoria. Abbiamo seguito un’idea precisa e oggi ne raccogliamo i frutti».

Il direttore sportivo racconta negli studi di Cosenza Channel il progetto che ha portato la neopromossa al comando dell’Eccellenza: «È frutto del lavoro condiviso con lo staff e con una società seria»

Il Trebisacce, reduce dal successo in Promozione nella passata stagione, sembra vivere un autentico remake del recente passato: «Nel calcio non si inventa nulla – sottolinea il ds –. Abbiamo confermato il blocco dell’anno scorso e inserito pochi elementi mirati, sempre in linea con la nostra filosofia. Lavoriamo in silenzio, domenica dopo domenica».

Scelte che si sono rivelate decisive, a partire dai colpi di mercato più riusciti. Su tutti Cruz, capocannoniere del campionato, ma anche Vico e Kerve, che nella scorsa stagione giocavano in Prima Categoria e diventati pedine fondamentali nello scacchiere di mister Serafino Malucchi: «Dietro non c’è improvvisazione – racconta Rugiano –. Per Cruz c’è stato uno scouting durato sei-sette mesi. Un direttore sportivo deve valutare non solo le qualità tecniche, ma anche quelle mentali e l’inserimento nel gruppo. Il profilo lo scelgo io, ma poi va allenato e valorizzato insieme al mister: tra noi c’è una simbiosi che oggi i numeri confermano».

Numeri che inevitabilmente attirano attenzioni anche da categorie superiori: «Il mio è un lavoro H24 – ammette –. I giocatori vanno seguiti e tutelati sotto ogni aspetto. È vero, il telefono inizia a squillare, ma significa che stiamo lavorando bene».

Nonostante la vetta, Rugiano predica equilibrio. La pressione di una piazza calorosa come Trebisacce viene gestita con un mantra chiaro: pensare partita dopo partita: «Siamo matematicamente salvi, nessuno ci ha chiesto di vincere il campionato. Stiamo vivendo un momento bellissimo e va cavalcato con serenità. Le somme le tireremo ad aprile».

Il sogno Serie D resta sullo sfondo, ma senza forzature. «Il girone di ritorno è un altro campionato – avverte –. Dopo le prime 4-5 giornate capiremo di più. Il Praiatortora ha dimostrato di voler vincere, sarà una bella sfida».

In chiusura, il pensiero del ds Rugiano va ai tifosi giallorossi, vera anima di questa cavalcata: «Sono la nostra marcia in più – afferma il direttores sportivo dei Delfini –. In città si respira un’aria bellissima, vedere i bambini emozionarsi per un gol è qualcosa di unico. Come cantano la domenica: “ci state facendo sognare”. Speriamo di non svegliarci mai».