La compagine reggina non pensa solamente ad acquistare figure importanti per il prossimo torneo in terza serie. La conferma di capitan Laganà e del forte libero con origini silane tranquillizza decisamente i tanti tifosi
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La Domotek Reggio Calabria fa sul serio e riparte da basi ben consolidate. Dei tempi della Serie B sono pochi i superstiti, a dimostrazione di come la squadra abbia investito sul mercato e abbia cambiato pelle aumentando la qualità. Dei confermati rispetto all’interregionale secco, però, figurano elementi di spicco come il capitano Domenico Laganà e il libero Massimiliano Lopetrone, pronto a vestire la casacca amaranto per la terza stagione di fila.
Il pallavolista di San Giovanni in Fiore è una figura fondamentale nel sestetto reggino, ha un tocco di palla pulito, è un catalizzatore difensivo importante e si ripresenterà al Pala Calafiore con motivazioni sempre più importanti: «È stato un viaggio bellissimo finora. Abbiamo vissuto momenti fantastici e altri più difficili, ma il bello è che ci siamo sempre rialzati. Sono felicissimo di essere ancora qui a Reggio Calabria».
Le aspettative per la nuova stagione sono diverse rispetto al passato, la Domotek può già essere considerata una big: «L'anno scorso eravamo una neopromossa in A3 e nessuno si aspettava i progressi fatti in campionato, nonostante infortuni e difficoltà. Ora ci saranno obiettivi diversi, sia personali che di squadra. Sappiamo quanto vale Reggio Calabria, quanto vale la nostra piazza, e dopo quello che i tifosi ci hanno dato l’anno scorso, dobbiamo dare di più».
Il pubblico amaranto ha fatto registrare numeri da Superlega con circa 4mila presenze in alcuni match chiave: «Quei numeri sono da Superlega, non da A3. Siamo stati fortunati perché abbiamo portato risultati. Per migliorare ancora, serve un gruppo forte che continui a vincere».
Lopetrone ha dimostrato grande personalità la scorsa stagione, soprattutto dopo un infortunio e vorrà essere un trascinatore per i nuovi arrivi, soprattutto per le giovani leve: «Psicologicamente non era facile recuperare, ma mi sono ripreso bene. Ho avuto compagni che mi hanno sempre sostenuto, facendomi sentire un titolare anche quando non ero in campo. Questo mi ha aiutato ad entrare in partita con fiducia».