Grazie ad amministratori, dipendenti pubblici collusi e imprenditori compiacenti la cosca Cordì sarebbe riuscita a mettere le proprie mani su appalti di svariati milioni di euro per la costruzione di un immobile totalmente abusivo, sede dell'Istituto Statale d'Arte "Panetta", e per l'individuazione di un immobile da acquisire in locazione da destinare a sede dell’Istituto Ipsia sempre a Locri
Dalle indagini emersa una fitta rete di rapporti, che legava importanti gruppi imprenditoriali con gli esponenti di spicco di alcuni clan, quello dei “Muto”, quello bruzio “Lanzino – Ruà - Patitucci” e quello reggino dei “Piromalli”. Le principali gare d’appalto turbate
I “Piromalli”, nella piana di Gioia Tauro, e i “Muto” insieme alla cosca “Lanzino – Ruà – Patitucci”, a Cosenza, si erano posti come punto di riferimento di importanti gruppi imprenditoriali al fine di turbare sistematicamente le gare d’appalto
Presente in Prefettura anche il presidente dell’Anac Raffaele Cantone: «Siamo impegnati per dare un forte segnale di cambiamento e di speranza ribadendo che con il rispetto delle regole si possono fare le opere presto e bene»
Il procuratore della Repubblica di Reggio è intervenuto nell'ambito della Giornata della trasparenza organizzata dal Consiglio regionale. «La parte pubblica – ha aggiunto - viene corrotta prima che intimidita»
La Procura distrettuale antimafia di Catania ha disposto il sequestro delle quote delle società Tecnis Spa, Artemis Spa e Cogip Holding Srl. Alla Tecnis erano stati affidati i lavori per la costruzione dei nuovi ospedali della Piana di Gioia Tauro e della Sibaritide
Rcs SpA (Corriere della Sera) e Universal marketing Srl di Roma i benificiari. Applicata la “procedura negoziata”. Della determina però nel BURC non si trova traccia
Sabato il sindaco della città capoluogo aveva annunciato che si sarebbe rivolto al procuratore generale Raffaele Mazzotta, per chiedere l’apertura di un’indagine su tutti gli appalti per sapere ‘se c’è in atto una manovra sleale per delegittimare l’Amministrazione in carica’. Ma la Procura generale non è titolata ad aprire inchieste..
Promette chiarezza sul caso Calabria Verde il presidente della Regione Calabria, intervenendo in consiglio regionale su sollecitazione di Guccione. Il caso è relativo a un appalto da 33 milioni bloccato dagli uffici della Regione, ma sotto accusa è finita l'intera gestione dell'ente. Finito nel mirino anche della Guardia di Finanza.