Ore di dibattito nella coalizione. Sulla consultazione dal basso, in molti, inizialmente propensi, sono pronti a fare un passo indietro. E magari attendono l'investitura del Cavaliere.
Il segretario non nasconde il sospetto di un possibile accordo tra il gruppo di palazzo ‘ Campanella e la presidente Stasi per ritardare il voto. E insiste su Canale candidato unico. Ma Oliverio non si ferma.
L’assemblea regionale conclusasi nella tarda serata di ieri si è determinata sulla data delle consultazioni dal basso. Da capire ora però se verranno istituite per decreto.
Le primarie per la scelta dei candidati a governatore si dovrebbero celebrare per legge. Non poche le soluzioni. Il quadro, ad ogni modo, è al momento abbastanza composito.
Disco verde al provvedimento che indice le consultazioni. Ancora da stabilire la data. Venerdì verranno definiti dalla giunta guidata da Antonella Stasi gli ultimi dettagli.
L'ex governatore avrebbe posto quattro condizioni al capo del Viminale: pretenderebbe anche un sottosegretario, un incarico per sè e un approccio meno ossequioso al governo.
Cori e striscioni per l'ex presidente del consiglio. Vita dura per l'europarlamentare pugliese che dalla Calabria ha avviato il suo viaggio per l'Italia con l'obiettivo di rilanciare le consultazioni dal basso.
‘Serve la legittimazione dal basso’ a giudizio dell’europarlamentare azzurro, oggi a Catanzaro, per lanciare le consultazioni aperte della base a partire dalle elezioni regionali di novembre alla punta dello stivale.
Nel summit di ieri, Lorenzo Guerini non si è opposto alle consultazioni libere della base, pur chiedendo innovazione. I dettagli verranno definiti nell’assemblea regionale del prossimo 30 Giugno.
Nuovo vertice in casa del Partito Democratico. In attesa del vertice romano di giovedì, stop alle primarie: Demetrio Naccari Carlizzi fa un passo indietro e con lui anche Mario Maiolo. Non intende arretrare di un millimetro invece Mario Oliverio.
Il Partito Democratico è al bivio: serve un candidato che metta d’accordo le correnti e superi le divisioni. Tutti gli indizi portano al potente sottosegretario del governo Renzi. Intanto a Lamezia nuova riunione dell’area renziana e mercoledì vertice romano con il vice segretario Guerini.
A largo del Nazareno, Lorenzo Guerini ha ascoltato la base calabrese del partito. Ma i dirigenti renziani temono che dalle primarie emergano nuove lacerazioni e pensano a una terza via. Dopo il no di Gratteri, si punta a Rubbettino.
Dopo la presa d’atto delle dimissioni di Scopelliti, il consiglio regionale verso lo scioglimento. Le nuove elezioni che si terranno tra fine ottobre e metà novembre. Intanto all’interno dei partiti c’è grande fermento per le candidature.
A meno di una scelta calata dall’alto, sono già tre i possibili concorrenti. Dopo Oliverio e Maiolo, ecco l'annuncio di Carlizzi, nemico giurato dell'ex governatore Scopelliti
Il successore di Scopelliti non verrà calato dall’alto. Da Forza Italia al Nuovo Centrodestra, passando per l’Udc, sono diversi i big pronti a scendere in campo e a gettarsi nella corsa a palazzo Alemanno
Per stabilire il prossimo candidato alla guida della coalizione, sembra esserci l’accordo tra i partiti. Gasparri, Alemanno, Pacenza e i Gentile sulla stessa lunghezza d’onda. Tace solo l'ex governatore
Dopo Mario Oliverio, in casa del Partito Democratico spunta una nuova ipotesi: quella di Mario Maiolo. Diversi i comitati spontanei sorti a sostegno dell’ex assessore regionale.