Ato Cosenza, l'assemblea dei sindaci respinge le dimissioni di Marcello Manna

Il primo cittadino di Rende confermato alla guida dell'organismo. Il dirigente regionale Francesco Viscomi nominato commissario per la sottoscrizione dei contratti con Valle Crati e Calabra Maceri

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di Salvatore Bruno
23 luglio 2020
20:11
Marcello Manna durante una riunione dell’Ato Cosenza
Marcello Manna durante una riunione dell’Ato Cosenza

L'assemblea dei sindaci dell'Ato Cosenza ha respinto le dimissioni del presidente Marcello Manna. Il primo cittadino di Rende quindi, resta alla guida dell'organismo.

Nominato il commissario ad acta

Nel frattempo la giunta regionale ha individuato nella persona del dirigente Francesco Viscomi, il commissario ad acta per l'attuazione dei poteri sostitutivi nella firma del contratto con il Consorzio Valle Crati, proprietario della discarica di San Giovanni in Fiore, e con Calabra Maceri, ditta titolare dell'impianto di trattamento nel quale quasi tutti i comuni della provincia conferiscono.


Il nodo delle tariffe

Il braccio di ferro con Valle Crati riguarda le tariffe. L'Ato ha chiesto di apportare alcune modifiche. Adesso dovrà pensarci Viscomi a trovare una soluzione per evitare che il Consorzio, metta in atto la minaccia di sbarrare i cancelli.

I rapporti con Calabra Maceri

Con Calabra Maceri il dialogo è più disteso. L'azienda vorrebbe accordarsi direttamente con le singole amministrazioni. La mediazione del commissario dovrebbe portare all'adozione del seguente sistema: l'accordo sarà sottoscritto dall'Ato, per garantire parità di trattamento nelle condizioni contrattuali, ma i singoli comuni verseranno direttamente nelle casse del gestore privato il corrispettivo per i servizi di smaltimento dei rifiuti. L'impresa avrà facoltà di non accettare i conferimenti provenienti dai comuni morosi.

La filiera in emergenza

Questo è uno degli aspetti che preoccupa Manna: «I Comuni - dice - sono in seria difficoltà sul fronte delle riscossioni. E potrebbero non disporre delle risorse necessarie al puntuale pagamento delle fatture». La filiera così ricostituita, con il trattamento nell'impianto di Rende ed il residuo smaltito nelle discariche di Cassano e San Giovanni in Fiore, dovrebbe consentire di superare agevolmente i mesi estivi.

Programmare il futuro

Ma già in autunno le buche saranno piene ed il problema tornerà ad affacciarsi prepotentemente. «Noi abbiamo bisogno di programmare il futuro - conclude Manna - Abbiamo bisogno di sapere dove costruire l'ecodistretto e dove realizzare le discariche di servizio, infrastrutture necessarie ad andare oltre l'emergenza». La questione è nelle mani di un altro commissario ad acta, Ida Cozza. Nella prossima settimana potrebbero giungere novità anche su questo fronte.

Giornalista
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