Le deputate Orrico, Giuliano e Baldino accusano il presidente della Regione e il governo Meloni di aver favorito lo smaltimento in loco dei rifiuti pericolosi, tradendo le prescrizioni introdotte dal governo Conte: «Chiediamo maggiore serietà e rispetto nei confronti di questioni che erodono il diritto alla salute dei crotonesi»
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“Quella andata in scena lunedì scorso in Commissione ecomafie è stata l’ennesima versione mistificatrice della realtà a firma del presidente Occhiuto rispetto alla drammatica vicenda della bonifica del Sin Crotone”.
Lo affermano le deputate del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico, Carla Giuliano e Vittoria Baldino.
“Occhiuto – dicono Orrico, Giuliano e Baldino - dimentica che fu proprio il governo Conte, con Sergio Costa ministro all’Ambiente, ad istituire l’obbligo, ricadente su Eni, di smaltire fuori dalla Calabria tutti i rifiuti, pericolosi e non, del sito industriale della ex Pertulosa.
Prescrizione stravolta nel 2024 dal governo Meloni. Un assist per Eni che ha potuto approfittare anche della modifica del Piano regionale rifiuti apportata dalla Regione Calabria a guida Occhiuto. Circostanza che, come già denunciato dal Movimento 5 stelle, ha di fatto spalancato le porte a ciò che nessun crotonese e nessun calabrese merita: divenire la discarica d’Italia dopo aver subito per decenni inquinamento ambientale e patito gravi danni alla salute dei cittadini.
Ecco perché oggi – proseguono le esponenti pentastellate -, le doglianze del governatore appaiono dense di ipocrisia nel momento in cui dichiara di aver diffidato il Commissario per la bonifica del Sin Crotone, nominato dal suo stesso governo, il quale, a sua volta, ha dato il via libera allo smaltimento dei rifiuti pericolosi in loco. E appare altrettanto effimera la soddisfazione espressa da Occhiuto nel dichiarare che 40 mila tonnellate di rifiuti verranno smaltite in Svezia. Parliamo di briciole in confronto del restante milione di tonnellate di rifiuti di cui 360 mila pericolose. In sostanza, le restanti 320 mila tonnellate pericolose resteranno a Crotone con la consapevolezza che dal prossimo anno, a causa dell’imminente entrata in vigore del Regolamento UE 2024/1157, non sarà più possibile trasferire rifiuti fuori dal Paese di provenienza.
A questo punto – concludono Anna Laura Orrico, Carla Giuliano e Vittoria Baldino - non ci resta che chiedere ad Occhiuto e al governo Meloni di mostrare maggiore serietà e rispetto nei confronti di questioni che rappresentano la carne viva dei calabresi visto che, a causa della loro inconcludenza, ancora una volta, il diritto dei crotonesi alla salute ed a vivere in un ambiente salubre è stato, questo sì, sotterrato”.