Il tribunale amministrativo si è espresso sulla richiesta di annullamento del provvedimento del ministero che permetterebbe a Eni di smaltire i rifiuti all’interno del territorio calabrese
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Nessuna sospensiva ma discussione direttamente nel merito il prossimo 19 febbraio 2025. Questa la decisione del Tar Calabria riguardo i quattro ricorsi promossi dal Comune di Crotone, dalla Provincia di Crotone, dalla Regione Calabria e dalle associazioni Wwf e Arci per chiedere l'annullamento del provvedimento del ministero dell'Ambiente dello scorso 1 agosto 2024 con il quale è stato approvato il progetto stralcio di revisione del Pob Fase 2. Il provvedimento permetterebbe ad Eni Rewind di superare il vincolo del Piano autorizzativo unico regionale (Paur) del 2020 che prevedeva lo smaltimento fuori dalla regione Calabria dei rifiuti provenienti dalla bonifica dei siti industriale di Crotone. Per i ricorrenti, invece, va mantenuto il Paur per evitare che i rifiuti pericolosi e quelli contenenti metalli pesanti, tenorm ed amianto, restino nel territorio regionale.
Il Tar ha fissato l'udienza di merito per il prossimo 19 febbraio 2025 ritenendo che le esigenze dei ricorrenti «siano apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito».
«Ci fa piacere che il Tar - ha detto il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce - abbia ritenuto esistenti le esigenze cautelari ed abbia quindi palesato l'intenzione di definire in pochi mesi la vicenda processuale. È auspicabile che da qui ai prossimi tre mesi Eni non ponga in essere atti incompatibili con le tesi sostenute nel nostro ricorso, altrimenti, laddove, come riteniamo, il Tar dovesse annullare i provvedimenti impugnati all'esito dell'udienza di merito, sarebbe chiamata a risarcire gli ingenti danni arrecati al territorio attraverso le pratiche illegittime eventualmente poste in essere. Auspichiamo altresì che in questo poco tempo a disposizione, il ministero prosegua nel palesato intento anche esternato nella recente visita del dirigente generale Proietti di risolvere l'intera problematica rimettendo al centro delle trattative la posizione degli enti territoriali coinvolti».
«Ritengo apprezzabile il fatto che il Tar abbia ritenuto meritevole di accoglimento l'istanza cautelare degli enti territoriali, fissando un giudizio immediato - ha detto il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari -. Il mio auspicio è che Eni Rewind possa completare, tra le altre cose, lo scouting per individuare eventuali discariche all'estero e che lo faccia prima ancora dell'esito dell'udienza fissata il 19 febbraio. In merito a questa importante data, siamo fiduciosi che si possa andare verso la direzione dell'annullamento del decreto del Mase, individuando anche le discariche all'estero e quindi procedere con la rimozione dei rifiuti, soprattutto con il trasporto degli stessi rifiuti pericolosi fuori dal territorio della Regione Calabria».