L’amministratore unico della Sorical fa il punto del livello di riempimento degli invasi calabresi rassicurando: «Condizioni migliori rispetto lo scorso anno». In corso interventi di ingegnerizzazioni delle reti, siglato anche un accordo con la Regione che prevede 50 milioni di investimenti
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Cataldo Calabretta
«Per il momento la situazione è sotto controllo, ovviamente ci sono territori in Calabria che stanno evidenziando qualche difficoltà però fortunatamente la situazione è migliorata rispetto allo scorso anno e a due anni fa, quando il livello della siccità ha raggiunto livelli ingestibili».
Dopo due anni di siccità e caldo estremo, la Calabria tira un sospiro di sollievo. L’approssimarsi dei mesi caldi con porterà ad un aggravamento della crisi idrica, in atto in Calabria ormai da anni. A confermarlo è l’amministratore unico di Sorical, Cataldo Calabretta, che fa il punto del livello di riempimento degli invasi calabresi.
«Ad esempio, la diga del Menta è quasi al 70%, la diga dell’Alaco è ad un buon livello e non ha raggiunto il livello di sofferenza degli anni passati». La società che gestisce le risorse idriche ha già pianificato una serie di interventi, alcuni in corso. Si tratta del progetto di ingegnerizzazione: «Sono attivi in 21 comuni calabresi – ha sottolineato Calabretta – stiamo usufruendo di un finanziamento di 33 milioni di euro messo a disposizione dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti. I comuni sono stati selezionati in base alla popolazione e i cantieri sono già aperti».
Tra gli altri interventi programmati a medio e lungo periodo ci sono anche quelli previsti da un accordo siglato da Sorical, Regione Calabria e Arrical: «Prevede un piano di investimenti di 50 milioni di euro distribuiti in 17 gruppi di interventi – ha sottolineato Calabretta –, è una pianificazione che interesserà gran parte del territorio regionale».
Nello specifico, riguarderanno l’acquedotto Sambuco del comune di Lamezia Terme. Vi è un progetto per lo sviluppo e l’efficientamento tecnico-gestionale del sistema idrici integrato nei comuni di Reggio Calabria, Gioia Tauro, Palmi, Melicuccà, San Ferdinando e Seminara. Lo stesso progetto sarà realizzato nei comuni di Aiello Calabro, Altilia, Castrolibero, Luzzi e Rende.
Ulteriori due lotti saranno realizzati nei comuni sinora gestiti dal consorzio Congesi. Si prevedono poi interventi di ammodernamento e messa in sicurezza delle cabine di trasformazione degli impianti a servizio delle opere idropotabili di adduzione primaria. Ancora interventi per la messa in sicurezza ed efficientamento delle opere idrauliche e civili dei serbatoi di schema; interventi di automazione e telecontrollo per l’ottimizzazione della gestione degli approvvigionamenti ed il contenimento degli sprechi della risorsa idropotabile e interventi per l’ammodernamento dei sistemi di automazione e telecontrollo degli impianti di trattamento di potabilizzazione.
Il riefficientamento ed ammodernamento dei campi pozzi e degli impianti elettromeccanici a servizio delle infrastrutture idropotabili, poi interventi di potenziamento e ottimizzazione del processo di trattamento del potabilizzatore di Neto, interventi urgenti per la sostituzione di tratti di condotta adduttrice dell’Abatemarco, la realizzazione di una nuova diramazione del serbatoio Cozzo Muoio al partitore Pasquali per l’adduzione al servizio dei comuni di Mendicino e Castrolibero.
Si prevede infine, un primo stralcio di interventi di ammodernamento e sostituzione condotte per i sette distretti idrici e un progetto per la realizzazione di un nuovo serbatoio di accumulo a servizio del comune di Limbadi.