Pizzo, nuova schiusa di tartarughe marine: una trentina di piccoli aiutati dal Wwf a raggiungere il mare
Le Caretta caretta si erano dirette verso un locale, attirate dalle luci artificiali. A lanciare l'allarme un giovane cliente, che ha subito fatto partire la segnalazione alla Capitaneria di porto, poi l'intervento risolutivo dei volontari
«Nuova schiusa di uova di tartaruga marina a Pizzo. A distanza di una ventina di giorni dal previsto “lieto evento” (la schiusa intorno a Ferragosto di oltre cinquanta uova di tartaruga marina su una spiaggia di Pizzo), giunge la notizia di una nuova schiusa, questa volta in località Savelli, uno dei tratti di litorale pizzitano più frequentati dai bagnanti». A comunicare questo ulteriore aggiornamento è proprio il Wwf di Vibo attraverso una nota. «Ad accorgersi della presenza di numerose piccole tartarughe, sono stati, pieni di stupore, proprio i clienti di un ristorante. Immediatamente dopo la schiusa, le piccole tartaruga Caretta caretta, anziché dirigersi verso il mare, si erano dirette verso lo stesso locale o sulla parte interna della spiaggia, a causa dell’attrazione esercitata dalle luci artificiali».
«È partita subito una segnalazione alla Capitaneria di porto di Vibo Marina – prosegue il Wwf – che ha allertato la coordinatrice del progetto TartAmar, la biologa Jasmine De Marco, (responsabile scientifico il prof. Mingozzi del DiBest dell’Unical) a cui ha fatto seguito l’intervento sul posto del naturalista Pino Paolillo, non prima di aver contattato chi per primo, il giovane Emanuele Riga, aveva lanciato l’allarme».