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venerdì 15 novembre 2019 | 14:43
Cultura

Migranti in scena nell'ambito di un progetto pilota unico nel Sud Italia - Notizie

VIDEO | Sul palco del teatro di Mendicino i minori non accompagnati degli ex Sprar dell'area urbana cosentina. L'iniziativa è promossa dalle associazioni PartecipAzione e Porta Cenere

di Salvatore Bruno

Il Progetto Arca, l’Arte di vivere in Cantiere, promosso dalle Associazioni PartecipAzione Onlus e Porta Cenere, con il coinvolgimento di 14 minori non accompagnati ospiti degli ex Sprar di Mendicino, Celico, Casali del Manco e Rogliano, è l’unico del Mezzogiorno d’Italia finanziato con risorse del Fondo FAMI, Asilo Migrazione e Integrazione, dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno. Provenienti da Pakistan, Ghana, Senegal, Gambia e Mali, nell’ambito del laboratorio Il Teatro non ha colori, sono stati protagonisti di una performance ispirata a La Pace di Aristofane.

Linguaggi corporei per abbattere le barriere

La Calabria è la seconda regione italiana per numero di minori non accompagnati, pari all’otto per cento di quelli censiti sul territorio nazionale. Quello teatrale fa parte di un più ampio percorso di attività ludiche, conoscitive, di sensibilizzazione, nel quale vengono utilizzate forme di espressione artistica e linguaggi corporei, per abbattere le difficoltà nella comunicazione. Notevoli le ricadute occupazionali, anche se temporanee, con 36 figure professionali coinvolte nel progetto. Allestita anche una mostra di lavori realizzati dai ragazzi, a cura di Clara Gallo, nel foyer del teatro comunale di Mendicino, che ha ospitato lo spettacolo. «Il progetto dura nel complesso due anni – ha spiegato Vittoria Paradiso, presidentessa di PartecipAzione – Quello del laboratorio teatrale è un primo step. I ragazzi inizialmente hanno manifestato una certa diffidenza nei confronti degli educatori, poi però ci hanno emozionato con le loro capacità artistiche e comunicative». Ecco l’intervista: