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martedì 21 settembre 2021 | 14:28
Cultura

Chiesa e ’ndrangheta, ecco il vademecum dei vescovi scritto dal basso - Notizie

VIDEO | Parla il vicepresidente della Cec, il vescovo Milito, che enfatizza il coinvolgimento che questa volta è stato assicurato per la stesura del documento  

di Agostino Pantano

«La novità principale sta nel metodo scelto, ovvero l’opportunità di considerare il no alle mafie come un percorso sinodale che ha visto giungere a questo documento dopo il coinvolgimento dei sacerdoti e delle comunità». Francesco Milito, vescovo di Oppido Palmi e vice presidente della Conferenza episcopale calabra, torna su questo che è l’ultimo atto della presidenza dell'arcivescovo di Catanzaro-Squillace Vincenzo Bertolone. Un documento che riposiziona il popolo di Dio sulla trincea antindrangheta, intiolato "No ad ogni forma di mafie - Linee guida per un sentire e agire comuni del clero, dei consacrati e dei fedeli delle Diocesi di Calabria", che mons Bertolone ha presentato lo stesso giorno in cui ha deciso di annunciare, in maniera del tutto a sorpresa, le sue dimissioni prontamente accettate dal Vaticano. Quindi, una coincidenza - così l'ha chiamata il vescovo Milito - che a questo punto può diventare un elemento in più per interpretare l'origine di un forfait che in tanti continuano considerare misterioso.     

«Linee guida per un sentire e agire comuni – prosegue il presule a proposito del testo di 60 pagine distribuito anche sotto forma di opuscolo – che significa una indicazione, un dovere che ora spetta al clero, ai consacrati e ai fedeli laici rispettare». Una nuova pedagogia, quindi, che rappresenta una tappa in più rispetto ad un contrasto su cui la chiesa calabrese ha fatto molto negli ultimi anni. «Questo documento – conclude Milito – è la summa di un lavoro che i vescovi calabresi hanno iniziato da tempo, scegliendo adesso di considerare tutte le parti della chiesa come compartecipi proprio perché tutti hanno potuto avanzare e suggerire temi. Il metodo scelto è stato quello sinodale, ovvero chiamando tutti alla collaborazione per la sua stesura».