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venerdì 28 gennaio 2022 | 17:59
Cronaca

La sentenza - Rimborsopoli, assolto l’ex sindaco di Cosenza Mario Occhiuto: il pm aveva chiesto 3 anni e mezzo - Notizie

Rinviato a giudizio invece Giuseppe Cirò, ex braccio destro. Inoltre il gup ha disposto il non luogo a procedere per Bruno Palermo e ha ordinato il processo per Ada Federico

di Antonio Alizzi

Mario Occhiuto

Il gup del tribunale di Cosenza ha assolto l’ex sindaco Mario Occhiuto dall’accusa di aver lucrato sui rimborsi comunali. La procura di Cosenza aveva chiesto 3 anni e 6 mesi di carcere, ma in abbreviato il castello accusatorio è crollato davanti alla minuziosa ricostruzione difensiva esposta dall’avvocato Nicola Carratelli, difensore dell’architetto di Cosenza. Rinviato a giudizio invece Giuseppe Cirò, ex braccio destro di Occhiuto.

Inoltre, il gup Claudia Pingitore ha disposto il non luogo a procedere per Bruno Palermo e ha ordinato il processo per Ada Federico.

La sentenza odierna chiude, almeno per il momento, uno dei capitoli politici-giudiziari più intricati della città di Cosenza. All’epoca fece scalpore la decisione di Occhiuto di privarsi di Cirò e di andare in procura a denunciare fatti ben precisi. Una querelle, quella tra l’ex sindaco e l’ex capo dello staff segreteria di Palazzo dei Bruzi, che era andata avanti anche in altri procedimenti penali, come nel caso del soppalco del Mc Donald’s, nato dalle dichiarazioni di Cirò e poi archiviato dalla procura di Cosenza.

Per non parlare della riunione a casa di Nicola Morra, dove all’insaputa dei presenti, vennero registrate le dichiarazioni dei partecipanti, tra cui Cirò, e successivamente quei file audio finirono sul tavolo degli inquirenti cosentini. Infine, l’ultimo duello con le rispettive denunce per calunnia. Oggi il primo epilogo che sorride pienamente a Mario Occhiuto.

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