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venerdì 20 maggio 2022 | 22:00
Salute

Sanita’ in Calabria - Al via all’ospedale di Soverato il servizio per il trattamento del dolore con radiofrequenza - Notizie

Per il presidio ospedaliero si tratta di un nuovo traguardo. L’Asp di Catanzaro: «Promuoviamo sistemi integrativi per la cura dei pazienti»

di Redazione

Inaugurato il nuovo servizio dedicato al trattamento del dolore cronico attraverso l’utilizzo della radiofrequenza antalgica al Presidio ospedaliero del Basso Ionio di Soverato, grazie all’equipe di Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore diretta dal dottor Pantaleone Grande. Una nuova tecnica che si aggiunge a quelle applicate come arma nella lotta al dolore.

 

Il progetto – si legge in una nota dell’azienda sanitaria provinciale- nasce da una fruttuosa collaborazione all’interno dell’Asp di Catanzaro tra il direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza e della struttura di Anestesia, Rianimazione e Terapia del dolore Anna Monardo del Presidio ospedaliero di Lamezia Terme e il responsabile anestesista, Rianimazione e Terapia del dolore Pantaleone Grande del Presidio ospedaliero di Soverato. All’inaugurazione erano presenti il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro Ilario Lazzaro e il direttore sanitario aziendale Luigi Mandia, che hanno potuto condividere eplaudere a questo importante traguardo nel trattamento della sintomatologia cronica voltoa migliorare la qualità di vita dei pazienti.

 

«Il servizio – si evidenzia nella nota - è disponibile a tutti, previa prenotazione con impegnativa per visita di terapia del dolore, tramite il Cup presente nelle strutture dell’Asp di Catanzaro, le farmacie abilitate, il portale del cittadino (https://prenotazione.asp.cz.it), il numero unico provinciale (0961789789). Questa nuova prestazione fa parte di una serie di interventi mirati a migliorare il processo assistenziale, con l’obiettivo di offrire maggiori servizi al paziente, migliorandone la qualità. L’Asp di Catanzaro – conclude il comunicato -dimostra, ancora una volta, di essere sempre più vicina alle esigenze del territorio e di promuovere nuovi sistemi integrativi per la cura dei pazienti con dolore cronico».