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sabato 14 luglio 2018 | 09:54
Salute

Catanzaro, Medicina perde la Scuola di specializzazione in Cardiochirurgia. Oliverio: «Atto gravissimo» - Notizie

Il ministero dell'Istruzione d'intesa con quello della salute non ha accreditato la struttura di formazione dell'ateneo Magna Grecia

di L. C.

Mario Oliverio

Crolla un altro bastione della formazione universitaria catanzarese. Questa volta a cadere sotto la scure dei tagli ministeriali è la Scuola di Specializzazione di Cardiochirurgia della facoltà di Medicina dell’università Magna Grecia. Già l’anno scorso l’ampia offerta formativa composta da ben ventinove scuole era stata sfoltita con il mancato accreditamento della scuola di Ortopedia e quella di Microbiologia, che rimarranno inattive anche questo anno riducendo il numero di scuole da 29 a 26.

 

Contrarietà è stata espressa dal governatore Mario Oliverio: «È assai grave la decisione del ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, condiviso con il ministero della Salute, di cancellare la specializzazione in Cardiochirurgia della facoltà di Medicina dell'università Magna Graecia di Catanzaro. E’ ancora più grave quanto accaduto se si considera che la Regione, per come già fatto loro scorso anno, ha finanziato a suo carico 10 borse di studio di specializzazione tra cui anche cardiochirurgia. Diventa ancora più incomprensibile la decisione del Miur se si considera che sempre lo stesso Ministero, con proprio provvedimento ha accreditato le diverse scuole di specializzazione tra cui quella di cardiochirurgia di Catanzaro. Una specializzazione di primissimo valore che trova in Calabria un’attività di primo livello, sia nel pubblico che nel privato accreditato, per una patologia in forte espansione. Una scelta quindi che non ha nessuna giustificazione. Le scuole di specializzazione – rimarca -  sono un punto di forza non soltanto per l'università in quanto tale ma sono uno strumento essenziale e indispensabile per il miglioramento del servizio sanitario calabrese. La Regione ha fatto e continua a fare la sua parte sino in fondo. Mi auguro che tutte le altre rappresentanze facciano altrettanto».

 

l.c.