Conferenza internazionale

Unical, il cuore dell’informatica batte qui: studiosi da tutto il mondo per immaginare l’internet del futuro

VIDEO | Giunta alla ventesima edizione, la convention "Embedded wireless systems and networks" si tiene per la prima volta in Italia e trova casa nell'ateneo di Rende. A organizzarla il professor Giancarlo Fortino: «Ormai la nostra visibilità ci permette di portare qui eventi di questa rilevanza»

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di Mariassunta Veneziano
26 settembre 2023
21:00

Internazionale, l’Università della Calabria, lo è ormai da tempo. In questi giorni però è il centro del mondo. L’ateneo di Arcavacata ospita, infatti, la conferenza internazionale "Embedded wireless systems and networks". Dopo aver fatto il giro d’Europa, per la sua ventesima edizione arriva per la prima volta in Italia e l’approdo è proprio qui alle porte di Cosenza.

A organizzarla, assieme al suo gruppo di ricerca, il professor Giancarlo Fortino, ordinario di sistemi di elaborazione delle informazioni al Dimes dell’Unical ed eccellenza calabrese in carne e ossa: riferimento internazionale nell'ambito dell'internet delle cose e dei sistemi indossabili, è Ieee fellow e highly cited researcher nella classifica di Clarivate in computer science.


«Il fondatore della conferenza, il professor Adam Wolisz del Politecnico di Berlino, mi ha contattato qualche anno fa proprio per pianificarla all’Università della Calabria – racconta Fortino –. Questo significa chiaramente che l’Unical ha una visibilità internazionale che ci permette di portare qui eventi di questa rilevanza».

Nell’aula magna “Beniamino Andreatta”, riflettori puntati sugli ultimi risultati della ricerca sui sistemi embedded e le reti wireless, fattori chiave per scenari quali l'internet delle cose e i sistemi cyberfisici di nuova generazione.

«Parliamo di tutto ciò che ruota attorno all’internet delle cose, sia la parte metodologica che quella operativa – spiega il professore –. Tra i lavori presentati ci sono idee davvero interessanti che portano la scienza e la tecnologia avanti rispetto allo stato dell’arte».

Sono 67 quelli selezionati per essere presentati nel corso della conferenza, 3 i workshop internazionali, più di 100 i partecipanti tra autori, ricercatori e ospiti provenienti da 33 Paesi: Argentina, Australia, Austria, Belgio, Canada, Cina, Cipro, Danimarca, Egitto, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Hong Kong, India, Irlanda, Israele, Italia, Lettonia, Marocco, Paesi Bassi, Norvegia, Pakistan, Polonia, Portogallo, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera, Tunisia, Emirati Arabi, Regno Unito, Stati Uniti.

«Abbiamo selezionato un numero di articoli interessanti con poster e demo, tutti lavori di qualità eccellente», afferma Fortino. E a testimoniare l’eccellenza sono gli interventi di due esperti internazionali, «due speaker d’eccezione» li definisce il docente dell’Unical: il professor Edward Lee dell’Università della California a Berkeley – considerato il guru mondiale dei sistemi cyber-fisici, al quale verrà anche conferito il titolo di visiting professor dell'Unical – e il professor Ernesto Damiani dell'Università Statale di Milano e della Khalifa University, editor-in-chief della prestigiosa rivista “Ieee transactions on service computing”.

La conferenza, patrocinata dall'Università della Calabria e dal Dimes, è sponsorizzata da organizzazioni internazionali di rilievo nel panorama dell'Ict (information and communication technologies) quali Acm, Ieee, Ifip. Un grande evento sui sistemi intelligenti in un ateneo sempre più intelligente? Il professor Fortino non ha dubbi: «L’Unical eccelle nell’informatica nell’ingegneria informatica. Ricordo che a livello internazionale, in una delle classifiche più prestigiose, quella della Shandong University di Shangai, a livello italiano siamo secondi dietro al Politecnico di Milano. Per quanto riguarda poi l’intelligenza artificiale, avete ascoltato le ultime notizie: oltre a esserci dei gruppi fortissimi abbiamo un nuovo acquisto, il professor Georg Gottlob arrivato direttamente da Oxford, che va a potenziare la già potente formazione della nostra università in quest’ambito».

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