8 marzo

Nel giorno della Festa delle donne si rafforza la sinergia tra Pubbliemme-LaC e i medici volontari di Oncomed

VIDEO | Il presidente del gruppo Domenico Maduli e il direttore generale Maria Grazia Falduto, hanno incontrato oggi la presidente Francesca Caruso che dal 2019 porta avanti la preziosa attività dell’associazione che offre assistenza medica gratuita

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di Alessia Principe
8 marzo 2023
19:45

Nel mezzo della tempesta, nessuno si sentirà solo. Questa è la filosofia di un’associazione preziosa, che ha scelto di mettere radici nel cuore della città vecchia di Cosenza. Su corso Telesio, di fronte a piazza Piccola, Oncomed è nato e cresciuto. Lì specialisti ospedalieri e volontari sono diventati un gruppo di riferimento per tantissime persone che hanno bisogno di assistenza ma pochi mezzi per riceverne tempestivamente. Persone destinate, altrimenti, a infoltire le lunghe liste d’attesa ospedaliere e forse a non scoprire in tempo il male.

Il 2019 è la data di nascita di Oncomed che ha sempre le porte aperte e ha contribuito a ravvivare un luogo della città considerato, a torto, marginale solo perché distante dalle luci del centro. Francesca Caruso è la vulcanica presidente che, supportata da uno staff tutto al femminile e mosso dalla pura passione e da un altruismo disarmante, provvede a tutto. La prevenzione è la chiave per sconfiggere il nemico invisibile e Oncomed la offre a chiunque si trovi in difficoltà.


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Oggi, nel giorno della festa delle donne, il presidente del gruppo Pubbliemme-LaC, Domenico Maduli, il direttore generale Maria Grazia Falduto, insieme al giornalista Franco Laratta, hanno donato come gesto simbolico mazzi di mimose allo staff di Oncomed, esprimendo tutta la loro gratitudine nei confronti di un punto di eccellenza che rappresenta davvero la Calabria migliore, quella che non si volta dall’altra parte, che evita la retorica e si rimbocca le maniche.

L’associazione si sostenta grazie all’autofinanziamento che consente di portare avanti le tante attività di cui si è arricchita nel tempo. Nel pieno della pandemia, Oncomed era uno dei pochi centri che si occupava già del follow up dei pazienti Covid. Dal 2021 è arrivato l’atteso ampliamento dei locali che ha permesso all’associazione di offrire più servizi. Oggi sono trenta gli specialisti che arrivano dalla realtà ospedaliera, il che permette di instradare il paziente, che ha necessità di proseguire il percorso di guarigione, inserendolo nei percorsi dedicati all’interno dei reparti.

Nel futuro dell’associazione, che tra le specialistiche comprende ben 16 branche (dall’oncologia generale alla dermatologia, dalla terapia del dolore alla psico-oncologia) c’è l’obiettivo di aiutare sempre più persone perché il momento è scuro ma Oncomed è una luce che non vuole spegnersi.  

Giornalista
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