Orgoglio e pregiudizio

A Link le donne Amarelli e l’orgoglio di essere calabresi: «Così raccontiamo tutti i giorni la nostra terra»

VIDEO | Un messaggio forte che spazza via tutti i pregiudizi: restare ancorati alle radici e alle tradizioni per migliorare e investire nel futuro. Le parole di Pina e Margherita, colonne portanti dell'azienda leader nella lavorazione della liquirizia

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di Giusy Criscuolo
10 agosto 2023
13:30

Il messaggio lanciato dalla famiglia Amarelli in sinergia con l’ultima tappa di Link - Orgoglio e Pregiudizio è in linea con la realtà imprenditoriale di Pubbliemme, Diemmecom, ViaCondotti21 e LaC Network. Un messaggio che parla di riscatto della Calabria e dei calabresi onesti, come sottolineato più volte dal presidente Domenico Maduli e dal direttore editoriale Alessandro Russo.

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Bisogna coltivare ed avere dei valori saldi e forti, perseguire gli obiettivi con determinazione e correttezza, confrontarsi con il mondo esterno, anche oltre i confini regionali e nazionali. Bisogna essere visionari e osare, fare dei punti deboli punti di forza ma sempre effettuando le scelte giuste. D’altronde come sottolineato durante le tre tappe del tour calabrese di Link “Siamo le scelte che facciamo”.


Non esistono scorciatoie, ma costanza, studio e impegno, tutto parte da noi, niente deve essere demandato ad altri. Il cambiamento parte da chi lo vuole, questa è l’unica chiave capace di realizzare grandi opere e raccontare una nuova Calabria come la racconta da anni l’azienda Amarelli e il Network LaC. L’evento non a caso è stato ospitato nella suggestiva location del Concio Amarelli attiguo al Museo storico Amarelli. La scelta è stata effettuata per poter raccontare una realtà imprenditoriale calabrese che si identifica con il territorio bizantino/rossanese e che dà lustro alla nostra Regione. 

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La famiglia Amarelli è da 14 generazioni è legata alla tradizione, proiettata all’innovazione e innamorata del proprio territorio. L’una non prescinde dall’altra, dalla tradizione si attinge per migliorare il futuro in modo eccellente e competitivo. Questo ha permesso di approdare dalla Calabria in realtà internazionali, a dimostrazione del fatto che la costanza, la passione, le buone idee e l’attaccamento alla propria terra sono la chiave di volta per crescere e investire.  

Pina Amarelli sul legame con le tradizioni e le radici non ha dubbi, entrambe necessarie per migliorare e investire nell’innovazione e nel futuro. Sulla forza delle donne nell’imprenditoria non lascia spazio a fraintendimenti. In quanto prima donna Cavaliere del Lavoro parla del suo essere imprenditrice: «Non mi sono mai sentita a disagio ma avevo l'impressione di essere guardata così come qualcosa di strano». Parlando del suo essere imprenditrice racconta dell’effetto trascinamento che ha provocato nelle donne di allora. «Ci fu un effetto trascinamento, perché le donne in Calabria fino agli anni 80-90 non avevano ruoli importanti. Oramai le donne imprenditrici sono tante così come tante sono le donne in tantissimi ruoli importanti delle istituzioni. Questo credo sia il miglior risultato».  E ricorda con entusiasmo il riconoscimento che le fu fatto: «Tra l'altro sono stata la prima donna che ha ricevuto la medaglia come Cavaliere del Lavoro e a breve ne avremo anche una seconda». 

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A conferma di quanto detto l’entusiasmo dello spirito imprenditoriale femminile di Margherita Amarelli che è riuscita a confrontarsi con «giganti a livello globale». «Anche se il cammino non è stato semplice - ha raccontato - dopo gli anni ’80 riuscire a riportare la ricetta originale della liquirizia sul mercato nazionale ed internazionale ha comportato non poche difficoltà. Ormai il mondo era abituato al gusto edulcorato delle caramelle gommose alla liquirizia, quindi gli acquirenti, i “giganti” anche internazionali, non erano propensi a passare ad un nuovo gusto più forte», ma il restyling del packaging e la convinzione di produrre un prodotto di eccellenza hanno vinto le resistenze, anche quelle legate ai soliti cliché sulla Calabria. 

Margherita Amarelli parla dell'orgoglio nell’essere calabresi e per la propria terra. «La nostra terra è una terra molto ricca e quello che noi produciamo da 300 anni è il frutto di questa terra. Non potremmo non essere orgogliosi e radicati a questo territorio tant'è che tutto quello che noi abbiamo costruito è e rimane a Rossano» 

Ma è nella comunicazione che sta la differenza, così come il messaggio lanciato e comunicato da Link con “Orgoglio e Pregiudizio”.  «Io sono le gambe dell’azienda - racconta ancora Margherita Amarelli - perché mi occupo della distribuzione, del commerciale, delle vendite e quindi sono sempre fuori a ‘raccontare’ questo territorio. Racconto la preziosità di questa terra. Quindi l'orgoglio è tantissimo, ma non è stato facile. Abbiamo provato con il nostro modo di fare, con la nostra autenticità anche a scardinare un po' di pregiudizi che si avevano su questa terra».

Parla di tanti, troppo cliché e troppe domande inopportune: «Domande che nascevano da pregiudizi. Ho accettato con un sorriso ed ho cercato di fare emergere sempre le cose belle e positive della nostra terra».

 

Giornalista
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