Sanremo 2023

Le percussioni del festival hanno anche un ritmo calabrese con Tarcisio Molinaro: «Rappresento una regione unica»

Il musicista, originario di Marano Principato, è tra i componenti dell'orchestra che ogni sera accompagna gli artisti in gara: «Per me è la terza partecipazione, quella dell'allegria dopo aver superato un brutto male»

di Francesco Spina
9 febbraio 2023
18:00

È un legame speciale quello che da anni lega la Calabria al festival di Sanremo. Nell'edizione 2023 della kermesse canora non c'è in gara un'artista made in Calabria ma la nostra regione è comunque rappresentata sul palco del teatro della città dei fiori, dal Maestro Tarcisio Molinaro, musicista originario di Marano Principato, nel Cosentino è infatti tra i componenti dell’Orchestra del festival.

Molinaro è docente di percussioni del Conservatorio "Stanislao Giacomantonio" di Cosenza e, dopo le esperienze sul palco del teatro Ariston il 2021 e il 2022, per lui il tris nella 73esima edizione della competizione canora tra i percussionisti dell’Orchestra. «Questa terza partecipazione per me è un Sanremo dell'allegria - ci dice -. Voglio dare il mio contributo da musicista e soprattutto da persona che crede nella meritocrazia. Sono contento perché nel mio piccolo mi sento di rappresentare quella Calabria unica e straordinaria fatta di tante eccellenze umane e professionali».


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«Secondo me il palco di Sanremo è la massima aspirazione per un musicista pop - ci ha detto Molinaro -. Io da musicista che ha suonato tanti generi, dalla banda musicale del mio paesino ai teatri di tutto il mondo, vengo dalla musica più classica e dunque suonare la musica del festival può generare difficoltà, soprattutto dal punto di vista della tenuta fisica e psicologica. Qui i ritmi sono abbastanza elevati. Ma Sanremo però è Sanremo, un'esperienza incredibile, formativa e che auguro a tutti coloro i quali sono nell'ambito della musica».

Molinaro, è reduce da un problema di salute che è riuscito a superare, un motivo in più per esprimere la sua gioia anche attraverso la musica: «Per me l'edizione dello scorso anno è stata condizionata da un male che mi ha attanagliato ma che per fortuna adesso per me è solo un ricordo - ci confida Molinaro -, ecco perché Sanremo 2023 me la voglio godere fino all'ultima nota dell'ultima serata. Devo ringraziare i medici che mi hanno salvato la vita. Se sono qui lo devo anche a loro, in particolare al dottor Cesare Ruffolo, eccellenza calabrese che lavora all'istituto oncologico veneto dell'ospedale di Padova».

 

 

 

Giornalista
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