Destini diversi

Terina nel limbo, appalti milionari per Calabria Film commission: gli incroci tra le fondazioni che si “contendono” l’area Sir

Mentre l’eccellenza (mancata) nell’agroalimentare langue, la “vicina di casa” pensa agli studios da costruire su terreni prima gestiti proprio da Terina. La prossima partita è l’utilizzo del grande Polo congressuale

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di Pablo Petrasso
15 marzo 2024
11:20
A destra, dall’altro: il progetto degli studios nell’area industriale di Lamezia e i laboratori della Fondazione Terina
A destra, dall’altro: il progetto degli studios nell’area industriale di Lamezia e i laboratori della Fondazione Terina

Due fondazioni, Calabria Film commission e Terina. Stesso referente istituzionale (la Regione Calabria), stessa sede (l’area industriale di Lamezia Terme), destini molto diversi. Potrebbero essere due fiori all’occhiello, ma si prova a coltivarne soltanto uno mentre l’altro è confinato in un limbo amministrativo da anni. Dei problemi della Fondazione Terina LaC News24 si è occupata di recente, ricostruendo la storia delle sue potenzialità inespresse, dei laboratori da 10 milioni di euro mai sfruttati appieno. È la storia di un ente – lo ha spiegato davanti alle telecamere di Dentro la Notizia l’avvocato Gennarino Masi, ultimo presidente prima del commissariamento – che conta più guardie giurate che tecnici in grado di far funzionare le apparecchiature acquisite con i fondi ministeriali del progetto Food@Life.

La Calabria Film commission è una vicina di casa ingombrante e dalle prospettive, per sua fortuna, assai più rosee, se ci si deve fermare alle attenzioni della giunta regionale. Anche la Film commission è retta da un commissario, Anton Giulio Grande, in carica da circa due anni. Il suo direttore generale è invece Luciano Vigna, capo di Gabinetto della giunta di Roberto Occhiuto, uomo di strettissima fiducia del governatore. Vigna ha un posto di rilievo negli uffici della Cittadella chiamati a vigilare sulla gestione della Fondazione che dirige.


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Questo è il quadro: i due enti sono legati da una vicinanza geografica e istituzionale e, in teoria, da poco altro. Terina dovrebbe occuparsi con le sue apparecchiature poco usate di ricerca e sicurezza agroalimentare, Film Commission ha ben altri scopi. Che, peraltro, sono stati arricchiti con deleghe che la mettono in diretto contatto con il dipartimento Turismo e marketing territoriale. È un cerchio che si chiude: l’attuale direttore generale del dipartimento è Antonella Cauteruccio, commissaria di Terina dal dicembre 2022, prorogata di recente dalla giunta regionale. La manager diventa così punto di contatto tra due enti che hanno, in questa fase, prospettive molto diverse.

Tra ruoli che si intrecciano e prospettive che appaiono molto diverse, entra in gioco il patrimonio della Fondazione “congelata”, punto di forza (al di là dei laboratori che prendono la polvere) di Terina. Il Centro convegnistico, innanzitutto, che può contare su diverse aree formative, due open space da circa 200 posti e un anfiteatro che può ospitare anche più di 800 persone. Vista la situazione stagnante della Fondazione “dedicata” all’agroalimentare e il migliore stato di salute della vicina, si pensa che la gestione di questi spazi possa passare alla Film Commission.

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Non ci sono atti ufficiali: la Fondazione Terina non è proprietaria del Polo congressuale, lo gestisce insieme ad altri immobili in virtù di un comodato d’uso ventennale siglato nel 2008 dalla giunta presieduta da Agazio Loiero. La partita, però, è aperta e riguarda il futuro: locale e arredi della Terina sono un altro patrimonio da tutelare. Eventuali piani per affidare ad altri la gestione non sono finora emersi ufficialmente.

Di sicuro c’è soltanto che la Calabria Film commission gode di migliore salute rispetto a Terina e le è stato affidato quello che molti considerano uno dei progetti bandiera della giunta regionale: la realizzazione degli studios cinematografici nell’Area Sir di Lamezia Terme. Il progetto, annunciato nel settembre 2022 al Festival del cinema di Venezia, ha visto concludersi il suo primo step nel dicembre dello stesso anno con l’affidamento dei lavori per una cifra che supera i 7 milioni di euro.

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Per arrivare a individuare l’area in cui sorgeranno gli studios, la giunta regionale (che allora era guidata dal presidente facente funzioni Nino Spirlì) aveva individuato uno spazio dell’area industriale di Lamezia Terme che era stato stralciato dalla disponibilità della Fondazione Terina e affidato alla Film Commission. Un altro incrocio tra i due enti: uno ha dei grandi progetti in cantiere, l’altro è fermo da anni. Anche per questo c’è chi pensa che il prossimo “stralcio” potrebbe interessare il Polo congressuale. D’altra parte Terina resta nel limbo mentre il livello di attenzione sulla Film Commission è molto più alto.

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