Sessant’anni di impegno costante, una rete che abbraccia l’Italia intera e un contributo prezioso alla lotta contro il cancro. È la storia di Fondazione AIRC, raccontata da Adalisa Florio, presidente regionale della sezione Calabria, ospite negli studi di Cosenza Channel per L’Intervista.

«Se un tempo il cancro era definito il “male oscuro” e non si aveva nemmeno il coraggio di nominarlo, oggi se ne parla apertamente e, soprattutto, si parla di cure»ha detto Florio.

In Calabria il sostegno ad AIRC si traduce anche in risultati concreti: solo nell’ultimo anno, sono stati stanziati oltre 350mila euro a favore dei ricercatori calabresi. Un traguardo che rappresenta motivo di orgoglio, ma anche uno stimolo a fare di più.

Ottobre, mese della prevenzione

Il mese di ottobre è dedicato alla lotta contro il tumore al seno, che ogni anno colpisce più di 50mila donne. «Una donna su otto riceverà questa diagnosi nel corso della vita – ha ricordato Florio –. Ma oggi possiamo affrontarla con strumenti molto più efficaci: l’88% delle pazienti è viva a cinque anni dalla diagnosi. Resta quel 12% su cui dobbiamo ancora lavorare e a cui è dedicato il nostro fiocco rosa, simbolo della parte di strada che resta da compiere».

La prevenzione, spiega la presidente, è il primo passo decisivo. Movimento fisico, alimentazione corretta, riduzione di alcol e fumo sono comportamenti fondamentali, ma ancora troppo poco diffusi in Calabria. I dati sugli screening sono eloquenti: solo il 65% dei calabresi vi si sottopone, contro l’86% del Nord e l’80% del Centro Italia. «Non parliamo di carenze strutturali – ha sottolineato Florio – ma di un fenomeno culturale. Serve una maggiore consapevolezza dell’importanza degli screening e degli stili di vita sani».

Il ruolo della ricerca

La ricerca, intanto, ha fatto passi da gigante. In sessant’anni AIRC ha investito oltre 2 miliardi e mezzo di euro, permettendo progressi che hanno salvato migliaia di vite. «Ma la ricerca non si ferma mai – ha aggiunto Florio – ed è vitale che i cittadini continuino a sostenerla. I calabresi, in questo, rispondono molto bene: siamo una terra generosa e sensibile, che si colloca in buona posizione nelle classifiche nazionali per le donazioni».

La sfida della nuova presidenza

Da giugno Adalisa Florio è alla guida di AIRC Calabria, succedendo a Rossella Pellegrini Serra, che per trent’anni ha guidato e fatto crescere la rete del volontariato calabrese. «Mi ha lasciato un testimone importante – racconta Florio –. È una grande responsabilità, ma anche una sfida che accolgo con entusiasmo. Oggi dobbiamo riuscire a parlare sempre di più ai giovani, più esposti a cattivi stili di vita e all’obesità, un fattore che incide in molte diagnosi future».

La presidente ha richiamato l’attenzione anche sulla qualità dell’alimentazione: troppi cibi trattati, troppe merendine e zuccheri. «Lo zucchero è il peggior nemico: è cibo per il cancro, alimenta le cellule tumorali. Bisogna educare bambini e famiglie a consumarne meno, scegliendo stili alimentari sani e consapevoli».

Le iniziative

Le attività di AIRC non si fermano ad ottobre. L’appuntamento più vicino è quello dell’8 novembre, quando in tutte le piazze italiane, comprese quelle calabresi, torneranno i “cioccolatini della ricerca”, simbolo concreto di sostegno alla scienza. Un gesto semplice che, come ha ricordato Florio, «significa molto per i nostri ricercatori e per tutti i pazienti che ogni giorno affrontano la malattia».

Per chi volesse contribuire, le modalità sono diverse: donazioni sul sito ufficiale di AIRC, contributi nelle sedi locali o anche attraverso gesti simbolici come dediche per nascite, matrimoni o anniversari, trasformati in un atto di solidarietà verso la ricerca.

Il messaggio finale della presidente è chiaro e diretto: «Non abbiate paura di fare prevenzione. Gli screening e i controlli salvano la vita. E continuate a sostenere la ricerca: è l’unica via per sconfiggere il cancro definitivamente».