Se fosse completata, oltre che rappresentare un backup della strada di grande comunicazione Jonio-Tirreno, potrebbe far uscire dall’isolamento i paesi dell’Aspromonte, aprendo prospettive di sviluppo inimmaginabili per tutta l’area. Si tratta della trasversale Bovalino-Bagnara, al centro di un incontro promosso a Siderno, su invito del Corsecom, dal comitato civico guidato dal sindaco di Melicuccà, Vincenzo Oliverio, insieme al primo cittadino di Bovalino e presidente dell’Assemblea dei Comuni della Locride, Vincenzo Maesano. L’iniziativa ha registrato la partecipazione di sindaci, amministratori, associazioni e cittadini, con l’obiettivo di creare un fronte comune per sollecitare la Regione e il Governo a riattivare i lavori.

«Gli imprenditori chiedono che questa strada venga al più presto aperta – ha spiegato il referente del Corsecom Marcello Attisano - perché ormai tutto il commercio e tutte le attività vengono fatte sul gommato. Quindi è di vitale importanza avere un raccordo tra autostrada e la ionica. Tra l’altro consideriamo che se si dovesse fare il Ponte sarebbe la prima uscita e quindi il deflusso potrebbe avvenire sulla ionica. Sarebbe di grandissima importanza strategica, economica e anche sociale, perché non dimentichiamo che il territorio ha anche bisogno di un enorme flusso di turismo». Quindi una stoccata ai neo eletti consiglieri e assessori regionali. «Adesso è venuto il momento che la politica in Calabria batta un colpo per la Locride. Leggo di trasversali che si fanno nel cosentino e sono contento anzi contentissimo, però si facciano anche su questo territorio, tra Locride e area tirrenica vivono 260.000 abitanti che rappresentano il 15% della popolazione calabrese».

La strada Bovalino-Bagnara, nota anche come SP2, è una delle grandi incompiute infrastrutturali della Calabria. Progettata negli anni ’70 per collegare la costa ionica a quella tirrenica, l’opera avrebbe dovuto attraversare l’Aspromonte, ma i lavori si sono fermati dopo soli 900 metri, inaugurati nel 2012 per bypassare l’abitato di Platì. La sospensione è avvenuta a causa di problemi geologici legati alla realizzazione dei piloni su terreni soggetti a dissesto idrogeologico, innescando contenziosi giudiziari per i danni subiti da alcune abitazioni.

«Parlare di Bovalino-Bagnara non serve più, è arrivato il momento di agire – ha tuonato il presidente del comitato Oliverio – E’ una strada che si aspetta da 50 anni. La politica ultimamente ha lanciato dei segnali. Vedremo se seguiranno i fatti. Intanto stiamo organizzando una marcia che partirà dallo svincolo di Bagnara e arriverà alla cittadella regionale di Catanzaro per incontrare Occhiuto e in quell’occasione capire cosa ci proporrà di concreto».