VIDEO | Nonostante le richieste e le comunicazioni inviate dal garante regionale, da mesi si attende una risposta che non arriva: «Mi rivolgo al sindaco perché può risolvere tutto in cinque minuti»
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Un uomo con disabilità non riesce più a raggiungere la propria barca ormeggiata al pontile del porto di Cariati. Un ostacolo fisico, una catena posizionata all’ingresso, gli impedisce l’accesso. Le richieste di chiarimento sono rimaste senza risposta. «La motivazione non la so, non me la vogliono dire, non la dico neanche agli altri» racconta. «Ho contattato tutti, però sembra che ci sia un buco nero e non riescono a rispondere».
Neppure le segnalazioni ufficiali hanno prodotto effetti. «Ci sono comunicazioni fatte dal garante per i disabili della Regione Calabria e non rispondono neanche a lui» spiega. Una situazione che lo ha portato a sentirsi isolato e senza strumenti. «Non so che fare, devo cucinare con quello che ho». L’appello è rivolto direttamente al primo cittadino. «Mi rivolgo al sindaco perché può risolvere tutto in cinque minuti. Non serve spesa, basta spostare la catena vicino all’ingresso del pontile».
Secondo l’uomo, il problema non riguarda solo il suo caso. «La disabilità esiste, non possiamo ignorarla. Ci saranno altri come me, serve un piano per affrontare situazioni simili». Le conseguenze sono pesanti anche nella vita quotidiana. «Non riesco a raggiungere la barca. Se le mie energie calano, non ce la faccio a percorrere dieci o quindici metri».
Quel natante rappresenta uno degli ultimi spazi di libertà rimasti. «Uscivo con amici, con i figli, andavamo a pescare sotto costa. Non era nulla di speciale, ma è quello che è rimasto della mia vita». Il senso di frustrazione cresce di fronte al silenzio. «Sembra quasi un atto di cattiveria, come se qualcuno volesse impedirmi ciò che la legge prevede».

