Nel primo semestre 2025 la città bruzia guida il mercato residenziale con 69 compravendite ogni 10mila abitanti. Reggio fanalino di coda con appena 42.
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photo by drazen zigic
Il mercato immobiliare residenziale calabrese chiude il primo semestre 2025 con un aumento delle compravendite del +9,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, posizionandosi al 13° posto in Italia per numerosità di transazioni. A rivelarlo è l’analisi condotta da Abitare Co., società specializzata in intermediazione e servizi immobiliari.
Se però i dati vengono rapportati alla popolazione maggiorenne residente, la Calabria scende al 15° posto con 55 compravendite ogni 10mila abitanti. Un risultato che resta positivo, ma che sottolinea come la crescita regionale non sia uniforme e dipenda molto dal territorio.
A livello di capoluoghi, la fotografia cambia radicalmente. Sebbene Reggio Calabria sia la città con il numero assoluto più alto di compravendite nei primi sei mesi (597), il rapporto con la popolazione la colloca in ultima posizione regionale con appena 42 compravendite ogni 10mila residenti maggiorenni.
A guidare la classifica interna è invece Cosenza, che con 374 compravendite e un incremento del +13,8% si posiziona come la piazza più vivace della Calabria, registrando 69 compravendite ogni 10mila residenti maggiorenni. Un dato che la porta non solo al primo posto nella regione, ma anche tra i centri medio-piccoli più dinamici d’Italia.
Dietro Cosenza si colloca Catanzaro, con 425 transazioni e una crescita del +16,8% pari a 60 compravendite ogni 10mila residenti maggiorenni. Seguono Vibo Valentia (135 compravendite, +18,5%, 52 ogni 10mila abitanti) e Crotone (241 compravendite, ma con un calo del -9,7%, e un indice di 50).
Nel complesso, i dati calabresi mettono in luce una realtà “a due velocità”: da un lato i territori più dinamici come Cosenza e Catanzaro, dall’altro Reggio Calabria, che pur registrando numeri elevati in termini assoluti, fatica a tradurli in vivacità di mercato se rapportati alla popolazione.
A livello nazionale, sono i centri medio-piccoli a sorprendere: Biella guida la classifica con 121 compravendite ogni 10mila residenti maggiorenni, seguita da Ravenna (110) e Torino (107). In fondo, invece, Pesaro (20), Reggio Calabria (42) e Potenza (44).
«Per capire quanto si muove davvero il mercato immobiliare non basta contare le case vendute – ha spiegato Giuseppe Crupi, CEO di Abitare Co. –. Occorre rapportare i dati alla popolazione maggiorenne, ottenendo un indicatore che misura la vivacità reale. Spesso i centri medio-piccoli risultano più dinamici delle grandi città grazie a prezzi accessibili e a un’offerta abitativa proporzionata alla domanda».
Il quadro, sottolinea Crupi, evidenzia un’Italia immobiliare “a due velocità”: le grandi città restano solide in termini assoluti, ma i mercati più vivaci, specie in proporzione agli abitanti, si trovano sempre più spesso nei centri medio-piccoli.
Per la Calabria, il messaggio è chiaro: Cosenza e Catanzaro trainano la vivacità del mercato, mentre Reggio Calabria, nonostante la dimensione, si colloca agli ultimi posti nazionali per dinamismo. Un segnale che invita a riflettere non solo sulla quantità delle transazioni, ma sulla capacità dei territori di attrarre domanda e investimenti.