Dopo l’appello e le sollecitazioni giunte dal Forum Famiglie Calabria sembra essersi sbrogliata la matassa dei fondi messi a disposizione dal Governo per il rafforzamento della rete dei centri per le famiglie. Oltre due milioni di euro, ottenibili attraverso la partecipazione ad un avviso pubblico a cui però fino a qualche giorno fa la Regione non aveva ancora aderito.

«Devo dire con grande soddisfazione che i funzionari e dirigenti del dipartimento Welfare hanno predisposto gli atti che saranno inviati al dipartimento Famiglia presso la Presidenza del Consiglio e sono in corso di pubblicazione» assicura Claudio Venditti, presidente del Forum.

Si avvia a risoluzione il problema lanciato nei giorni scorsi dal Forum delle Famiglie Calabria che aveva sollecitato la Regione a partecipare ad un avviso per ottenere fondi utili al rafforzamento dei servizi sociali sul territorio. Si tratta di oltre due milioni di euro

I termini scadono l’8 ottobre. La misura prevede il rafforzamento di queste articolazioni a beneficio delle famiglie. «Mi auguro, fornendo anche un suggerimento, che questo avvenga all’interno dei 31 ambiti socio-assistenziali. Si tratta di risorse educative, sociali, economiche e scolastiche e del tempo libero» aggiunge.

Il Forum ha inoltre avviato interlocuzioni a livello nazionale proponendo misure a sostegno delle politiche familiari. «Credo che nella prossima finanziaria ci sarà la detrazione per il bonus libri al 19% e la revisione dell’isee che fino ad ora penalizzava alcune famiglie. Ci sarà invece un isee famiglia elaborato sulla base del numero dei figli ed eliminando la prima casa, i bonus o le borse di studio. Ancora abbiamo chiesto l’assegno unico fino a 25 anni al 100%, adesso è fino ai 18 anni e poi ancora finanziamenti per i centri estivi e bonus sociali gas ed energia in base al numero dei figli».

«Io credo che queste siano risposte che vanno incontro alle esigenze delle famiglie che decidono di fare una scelta di vita» spiega il presidente del forum secondo cui invece a livello regionale resta ancora molto da fare. «In Calabria non abbiamo bisogno di bonus ma di servizi. I centri di supporto per la famiglia sono servizi che stanno sul territorio, possono essere potenziati e possono rispondere anche ad esigenze delle aree interne. A nostro parere in Calabria servono interventi strutturali non spot. Ad esempio, proponiamo l’istituzione di assistenti al domicilio e misure di sostegno ai care giver. Un’altra iniziativa potrebbe essere il kit di benvenuto universale per l’acquisto dei prodotti della prima infanzia, i nidi gratis e ancora interventi sui trasporti e sulla scuola. Credo che siano proposte che la Regione potrebbe mettere in campo perché i fondi per il welfare lo consentirebbero. Certo, devono funzionare gli ambiti territoriali, 31 in Calabria spesso con soldi a disposizione elargiti ma non con misure strutturali»