E’ duro scontro politico sul Road to Pride, l’evento che si terrà il 26 e 27 giugno a Catanzaro come lancio al Pride in programma nel capoluogo calabrese nel 2026. Tutto nasce dalla conferenza stampa di presentazione dell’evento, promosso, con il patrocinio e il sostegno dell’amministrazione comunale, da un ampio ventaglio di associazioni, movimenti e partiti come Arci, ArciEqua, Cgil, Libera, Anpi, Pd, Si, Rifondazione Comunista.

Nell’incontro con i giornalisti, al quale hanno partecipato anche l’assessore comunale all’Istruzione Nunzio Belcaro e il presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco, è stata evidenziata l’importanza di “parlare di diritti a 360 gradi”, la necessità di “vivere la città in modo diverso e di accettare l’altro nel rispetto e nella libertà di entrambi” ed è stato auspicato anche il coinvolgimento del mondo della scuola.
Parole che hanno suscitato la reazione dei partiti della Lega e di Fratelli d’Italia. La polemica in queste ore è stata ulteriormente alimentata da una nota del capogruppo della Lega al Comune di Catanzaro, Eugenio Riccio, che ha contestato una delibera della Giunta comunale guidata dal sindaco Nicola Fiorita che, a suo dire, “rappresenta uno dei punti più gravi della deriva ideologica di questa amministrazione”.
“Con quell’atto, che concede il patrocinio istituzionale e un contributo economico al progetto Road to Pride 2026, promosso da Arciequa Catanzaro Aps, il Comune non promuove l’inclusione, ma abbraccia una visione profondamente divisiva e lontana anni luce dai reali bisogni della cittadinanza”, ha aggiunto Riccio.

“Se il sindaco non farà un passo indietro – ha detto ancora - chiedo ufficialmente che il centrodestra unito si faccia promotore di un blocco ad oltranza dei lavori del Consiglio comunale”. Ad appoggiare l’intervento di Riccio, i parlamentari della Lega Rossano Sasso e Domenico Furgiuele: “I sindaci di sinistra – ha sostenuto Sasso - continuano a utilizzare soldi pubblici per finanziare manifestazioni ideologiche Lgbtq contro il governo di centrodestra, che spesso si trasformano in atti osceni in luogo pubblico. Dopo l’eclatante caso di Roma, arriva quello di Catanzaro, dove, grazie alla denuncia politica del consigliere comunale della Lega Eugenio Riccio, abbiamo scoperto che l’amministrazione comunale ha pensato bene di spendere 2000 euro per finanziare un evento di due giorni di preparazione al Gay Pride. Questi soldi sono stati reperiti da un fondo dedicato alle manifestazioni scolastiche, e questo ci indigna e al tempo stesso ci turba profondamente”.

“Troviamo inaccettabile il coinvolgimento delle scuole in queste iniziative ideologiche. La Lega è sempre attenta a questa tematica e vigilerà in Parlamento e sul territorio. Nessuno pensi di poter usare la scuola, e i fondi pubblici, come passe partout per diffondere teorie gender". Lo dichiara il deputato calabrese della Lega, Domenico Furgiuele.