In occasione della Giornata mondiale contro droga e traffico, il Serd denuncia l’emergenza: cresce anche il binge drinking, soprattutto tra le ragazze. E la Federazione delle comunità terapeutiche lancia l’appello: «Ascoltiamo davvero i giovani»
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«A Reggio Calabria registriamo un preoccupante abbassamento della fascia di età di chi consuma droga. L'uso di cocaina inizia dalla fascia adolescenziale dei 15 anni circa. Presso il Serd, la media annuale è arrivata ad attestarsi sui 500 accessi. Più di due terzi sono uomini». Questo il quadro preoccupante a Reggio Calabria delineato da Giuseppe Trombetta, dirigente medico del dipartimento Salute Mentale e Dipendenze dell'Asp guidato dalla dottoressa Anna Bagalà.
Il fenomeno della dipendenza da cocaina è tutt'altro che debellato e ciò è dimostrato da questi dati oltre che dal fiorente traffico internazionale in mano la 'ndrangheta anche e soprattutto attraverso il porto dei Gioia Tauro (l'ultimo ingente sequestro solo due giorni fa di 228 kg di cocaina appunto).
«Soprattutto ragazzi e sempre più giovani, con una crescente propensione ad assumere, nell'ordine, cocaina, cannabinoidi e crack piuttosto che anfetamine e metanfetamine, queste ultime più diffuse al nord. Tra le ragazze più diffusa la propensione alcol», ha spiegato ancora il dottore Giuseppe Trombetta, che ha poi illustrato altri dati in aumento e sempre con riferimento ai giovanissimi.
«Tra i 15 e i 18 anni è poi in crescita anche il cosiddetto Binge drinking che consiste nelle abbuffate alcoliche. Non si tratta di alcolismo vero e proprio ma di un'assunzione di diversi superalcolici tale da rendere necessario l'accesso al pronto soccorso. Spesso a queste abbuffate nei locali si accompagna anche l'assunzione di cocaina e crack. In questo caso gli accessi annui in media si aggirano sui trecento e la prevalenza è femminile», ha sottolineato ancora il dottore Giuseppe Trombetta. Continua a leggere su IlReggino.it