La lettera di Emilio Errigo giunto al termine del suo mandato nella città pitagorica: «Mi auguro sia l'inizio di un processo inarrestabile, perché la macchina è veramente in moto»
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«Quando ho accettato questo incarico, l'ho fatto con la volontà profonda di restituire qualcosa alla Calabria, la terra che mi ha dato i natali, che ha forgiato i miei valori e che porto nel cuore in modo incondizionato. Concludo oggi, in piena e leale condivisione con il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, il mio mandato di commissario straordinario di governo al termine di due anni intensi, straordinari e, consentitemi, storici». Lo afferma il commissario per il Sin di Crotone Emilio Errigo, in un messaggio di saluto alla Calabria.
«Due anni - prosegue - in cui abbiamo realizzato quello che per 25 anni non si era riusciti a fare: abbiamo dato un vero avvio, reale, visibile e concreto, alla bonifica di uno dei Sin più complessi d'Italia e una delle aree da bonificare più inquinate d'Europa. Il 18 agosto 2025 rimarrà una data scolpita nella storia ambientale della Calabria: le prime tonnellate di rifiuti non pericolosi hanno iniziato il loro viaggio verso lo smaltimento definitivo, segnando l'inizio di un processo di vero risanamento. Non erano più accettabili giustificazioni, non erano più consentiti rinvii. E infatti non li ho accettati».
«Lascio con orgoglio - afferma Errigo - una situazione amministrativa e contabile trasparente, frutto del rigore necessario nella gestione delle risorse pubbliche affidate al Sin di Crotone. Ogni scelta finanziaria è stata improntata alla massima correttezza e oculatezza, nella consapevolezza che i soldi pubblici rappresentano un bene comune da tutelare con assoluta responsabilità. Mi auguro che questo patrimonio di serietà e disciplina amministrativa venga preservato e che le risorse oggi a disposizione siano impiegate con la stessa meticolosità, esclusivamente per il bene del territorio e della salute dei cittadini. Credo e spero che questo mandato mi abbia permesso di restituire qualcosa di importante alla mia terra, di dimostrare che un figlio di Calabria può servire lo Stato con lo stesso rigore con cui ha servito per una vita, ovunque fosse chiamato. Che la Calabria non ha bisogno di compatimento o di trattamenti speciali, ma solo di essere messa nelle condizioni di esprimere quel che realmente è, con dignità».
«Giungo al termine di questo mandato - afferma ancora - senza rimpianti. Non di una singola decisione, non di una sola parola scritta, non di una firma apposta. Perché se quelle firme, se quelle decisioni sono servite o serviranno ad evitare anche solo una malattia in più, o una vita spezzata, a causa degli agenti inquinanti che da decenni infestano il nostro territorio, io continuerò a sentire per sempre di aver fatto il mio dovere».
«La bonifica del Sin di Crotone - conclude - è iniziata. Mi auguro sia l'inizio di un processo inarrestabile, perché la macchina è veramente in moto. Altri la guideranno, con altri metodi, altre sensibilità, altre priorità».