La squadra reggina di Eccellenza trasforma lo sport in solidarietà, mobilitandosi per sostenere la piccola che necessita di cure continue a Genova. Il presidente Cogliandro sottolinea: «Investiamo nel calcio per il sociale»
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Nel mondo del calcio dilettantistico, dove la passione è spesso l'unico vero motore, c'è chi riesce a elevare lo spirito sportivo a un livello superiore, trasformandolo in un potente strumento di solidarietà. È il caso del Bocale ADMO, società che milita nel campionato di Eccellenza calabrese e che da anni non solo promuove la cultura della donazione del Midollo Osseo, ma si distingue per un profondo e costante impegno nel sociale. Il loro ultimo, commovente, obiettivo è aiutare Noemi, una bambina di 9 anni, la cui vita è segnata da una complessa situazione di salute che richiede cure specialistiche e costanti viaggi fuori regione.
Noemi da un anno e mezzo è in cura presso il rinomato Ospedale Gaslini di Genova. La piccola è affetta da cisti al lobo temporale sinistro e presenta un ritardo emotivo-comportamentale, condizioni che richiedono un monitoraggio e trattamenti continui. La sua famiglia, che ha già affrontato ben 15 viaggi verso la Liguria, ha davanti a sé un futuro ancora scandito da numerosi spostamenti, con un notevole dispendio di energie e risorse economiche. Per il Bocale ADMO, l'impegno sportivo è indissolubilmente legato a quello sociale.
Il presidente onorario, oltre che fondatore, Filippo Cogliandro incarna perfettamente questa filosofia, come racconta nella nostra intervista: «Noemi, per i diversi problemi, è sempre soggetta a dover andare all’ospedale Gaslini, a Genova. Da un po' di tempo, da un anno, un anno e mezzo, cerchiamo, insomma, di aiutarli e sostentarli al meglio, insieme ad altre associazioni. L'anno scorso ce ne siamo occupati, ad esempio. Abbiamo fatto una raccolta fondi durante una partita di calcio e l'abbiamo fatta avere alla mamma per aiutarli, ecco, sostanzialmente. Ma ti ripeto, non siamo solo noi ad onore del vero, ci sono anche altre associazioni, noi cerchiamo di fare il nostro».
Filippo Cogliandro sottolinea una vocazione che va oltre il rettangolo verde: «Il calcio lo uso per il sociale, prevalentemente sì, il mio slogan è questo: noi investiamo nel calcio per il sociale e non viceversa. Perché lì dove possiamo muoverci lo facciamo, appunto “per” e non “contro”, soprattutto dove ce n'è bisogno. Ma non è una cosa per vantarsi, è semplicemente possibile perché intorno a me ho delle persone che anche in questo sono talmente sensibili che mi aiutano nel poter manifestare determinate cose. E ti posso dire che lo facciamo veramente con estrema passione.» L'impegno del Bocale ADMO si estende anche ad altre realtà, come il supporto alla Don Milani e future iniziative in contesti delicati: «Tu pensa che a noi si è avvicinato anche la Don Milani che ci segue e ci affianca in qualsiasi manifestazione che facciamo. E prossimamente siamo nel carcere di Reggio Calabria e all'Istituto Penale per Minorenni di Catanzaro. Proprio per manifestare anche là un po' di solidarietà e partecipazione. Perché non dobbiamo pensare solo alle morti, purtroppo, ma anche ai vivi, lì dove possiamo. Per questo ti dico, stiamo investendo sul calcio per il sociale. Anche perché a questi livelli dilettantistici c'è solo da uscire pazzo e non da guadagnarci. Almeno a questo punto cerchiamo di creare qualcosa per aiutare il prossimo.»
La storia di Noemi è un esempio di come, in un momento di difficoltà, la solidarietà possa fare la differenza. Il Bocale ADMO e le altre associazioni coinvolte sono un faro di speranza per la famiglia. Filippo Cogliandro è disponibile a fornire il recapito della madre per chi volesse dare un contributo diretto: «Sì, tranquillamente, se eventualmente è nelle possibilità, magari possiamo fornire anche il recapito della madre. Così magari si riesce più a socializzare con loro e farli sentire vicini.»
Per chiunque voglia manifestare il proprio sostegno e contribuire a rendere meno gravoso il percorso di cura di Noemi, può contattare direttamente Filippo Cogliandro tramite i canali ufficiali del Bocale ADMO, oppure richiedere il contatto della madre per un aiuto più diretto e sentito. Ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza nella vita di questa bambina e della sua famiglia.

