Nel progetto del costruendo Centro delle Culture del Mediterraneo di Reggio Calabria, sarà essenziale il ruolo del polmone verde

Con l’avvio della posa in opera della scogliera di protezione e l’approvazione in giunta del progetto esecutivo del lotto 1, proseguono i lavori di costruzione ad opera della Cobar S.p.A. avviati lo scorso febbraio, del maestoso Museo del mare di Reggio Calabria, progettato da Zaha Hadid. L’avveniristico centro delle Culture del Mediterraneo non solo consisterà in un’opera di assoluto pregio architettonico improntata alla sostenibilità ambientale ma si staglierà sullo Stretto circondata da un parco, un’area verde capace di generare bellezza e ristoro e al contempo garantire risparmio energetico.

La sostenibilità ambientale

«Il concetto di sostenibilità e di biodiversità sono pregnanti in questo progetto. Il parco che circonderà il Museo del mare – spiega Rosario Previtera progettista delle aree a verde del Museo del mare - offrirà refrigerio ai cittadini che lo vivranno. Esso prevede il blocco le isole di calore, delle ondate di calore, determinando una diminuzione delle temperature che purtroppo il cambiamento climatico continua a elevare. Avrà, altresì, la funzione ombreggiante e di assorbimento e sequestramento della Co2, quindi funzionerà come elemento compensativo delle stesse emissioni. L’area è stata concepita per essere un luogo in cui ritrovare il benessere. Tante essenze balsamiche spargeranno ,infatti, profumi e aromi benefici per la salute.

La diminuzione delle temperature consentirà - spiega Rosario Previtera, progettista delle aree a verde del Museo del mare - anche un minore impiego dei condizionatori. Lo stesso impiego dell’impianto irrigazione sarà a basso volume generando anche un risparmio idrico. La fonte idrica sarà costituita sostanzialmente dall'acqua piovana, convogliata all'interno di grosse cisterne. Tutto l'ambiente è, pertanto, sostenibile, considerando anche l'altissima permeabilità e la grande funzione di drenaggio degli stessi basamenti soprattutto dei percorsi pedonali e ciclabili all'esterno del parco».

La ricchezza della biodiversità

Il museo del mare di Reggio sarà, altresì, attraversato da corridoi ecologici, autentici scrigni di biodiversità. Ad essere parte viva dell’identità narrata dal luogo, sarà anche la natura tipica di questo angolo di Mediterraneo, con i suoi colori vivi e i suoi profumi intensi.

«Il Mediterraneo è rappresentato anche dalle sue essenze, dalle sue piante. Abbiamo per questo previsto un giardino tipico delle esperidi, dai forti richiami mitologici e storici legati alla vegetazione e alla botanica tipiche del luogo in cui sorge il parco. Saranno presenti tutti gli agrumi a partire dal bergamotto di Reggio Calabria, le storiche vigne, tutte le varietà di ulivo del Mediterraneo, la macchia mediterranea, tantissime piante autoctone,

Ci saranno i corridoi ecologici per aumentare il livello di biodiversità. Abbiamo, altresì, cercato sia di mantenere le piante esistenti e gli eucalipti storici che insistono sull’area che di reintrodurre le antiche specie per esempio le conifere, i pini, le tuie, i cipressi tipici del paesaggio italiano e Mediterraneo. Poi tantissime specie erbacee anche tipiche del nostro territorio come le officinali, le aromatiche, la piante tipiche della nostra area della provincia di Reggio Calabria, come la ginestra, il rosmarino, la lavanda, la salvia e tantissime altre piante che regaleranno sia colori che uno straordinario effetto di biodiversità, costituendo quei corridoi ecologici che comunità europea oggi ci chiede sempre di più», conclude Rosario Previtera, progettista delle aree a verde del Museo del mare.