Il guardiano dell’Eremo, padre Pietro Ammendola, racconta l’attesa della processione settembrina e ripercorre la secolare storia che lega l’ordine dei Cappuccini al culto reggino della Madonna della Consolazione
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
Il significativo rito delle Corone caratterizza la giornata odierna che precede l’ultimo Sabato di Maria. L’ultimo ossia quello dell’attesa processione della Vara della Madonna della Consolazione e dell'abbraccio della città. È il guardiano dell’Eremo di Reggio Calabria, padre Pietro Ammendola, a raccontare la particolarità di questa giornata, che corona l’altrettanta secolare tradizione dei Sette sabati di Maria con cui i frati Cappuccini si preparano a salutare la Sacra Effigie. Domani Essa lascerà le alture dell’Eremo per scendere nel cuore della città e sostare per oltre tre mesi al Duomo, prima di farvi ritorno, sempre sulle spalle dei portatori, a novembre.
«A mezzogiorno il cambio delle Corone portate questa mattina dal parroco della basilica cattedrale del Duomo dove sono custodite. Preziose, con oltre un secolo di storia, orneranno il capo di Maria. Poi la Sacra Effigie verrà riposta in attesa della collocazione nella Vara e della sua discesa, domani secondo sabato di settembre, in mezzo al suo popolo sulle spalle dei portatori».
Da oltre due secoli, i sette sabati di Maria
«Viviamo l'attesa della Consegna in preghiera, in occasione dei sei Sabati che la precedono, e con spirito di tradizione. Una tradizione che affonda le radici nel Seicento con la pestilenza e l'evento miracoloso della cessazione della peste e della carestia, con l'arrivo delle navi cariche di grano per sfamare la popolazione. Dunque, annualmente la Madonna viene portata in città per come segno di benedizione e di presenza.
Maria pellegrina di speranza
L'arrivo dei frati Cappuccini a Reggio risale al 1533. Ci prepariamo dal 1793 con i sette Sabati di preghiera, eucarestia, accoglienza fedeli con le confessioni, catechesi mariane. Inoltre - racconta ancora padre Pietro Ammendola - curiamo l'animazione della processione nel tratto tra l'Eremo e piazza Consegna, passando poi il testimone alla Curia che seguirà fino al Duomo. Da oltre due secoli i frati preparano questo itinerario spirituale per la città di Reggio. In questo anno giubilare, essendo l'Eremo come il Duomo, chiesa giubilare per tutto l'anno, il tema è stato quello di Maria Pellegrina di Speranza. Nelle nostre riflessioni sul vangelo ci siamo soffermati sui viaggi di Maria a Betlemme, in Egitto, a Gerusalemme, sul suo cammino. Un cammino che nell'ultimo sabato, domani, sarà anche materiale con la Sacra Effigie di Maria che si farà pellegrina in mezzo al popolo di Reggio per portare la speranza». Continua a leggere su IlReggino.it