Il Consiglio dei ministri ha approvato la nuova Legge di Bilancio per il 2026-2028, una manovra dal valore complessivo di 18,7 miliardi di euro. La premier Giorgia Meloni l’ha definita «seria ed equilibrata, in continuità con le precedenti», sottolineando quattro priorità: famiglie e natalità, riduzione delle tasse, sostegno alle imprese e sanità.

Taglio Irpef

La misura simbolo resta la riduzione della seconda aliquota Irpef, che scenderà dal 35% al 33%. Intervento da 2,8 miliardi che riguarderà i redditi compresi tra 28.001 e 50mila euro, con la possibilità – ancora in discussione – di estendere il beneficio fino a 60mila euro. Per chi rientra nella fascia, il risparmio massimo annuo sarà di circa 440 euro.

Stipendi e lavoro povero

La manovra mette 1,9 miliardi per rafforzare le buste paga e contrastare il lavoro povero.

Le misure principali:

  • detassazione dei premi di produttività, con l’aliquota che scende dal 5% all’1%;
  • innalzamento della soglia dei premi con aliquota sostitutiva;
  • detassazione delle indennità per turni notturni e festivi;
  • incentivo ai rinnovi contrattuali per i redditi fino a 28mila euro, con aliquota agevolata al 5%.

Famiglie e natalità

Alle famiglie vengono destinati 1,6 miliardi di euro in più, con misure che comprendono:

  • aumento del bonus mamme lavoratrici, che passa da 40 a 60 euro al mese;
  • proroga degli sgravi fiscali su spese scolastiche e sostegno al congedo parentale, che in parte sale all’80%.

Imprese e assunzioni

Per le imprese il pacchetto vale 8 miliardi, con:

  • superdeduzione del 120% del costo del lavoro per nuove assunzioni, che sale al 130% per soggetti svantaggiati;
  • continuità agli incentivi di Industria 4.0 e Transizione 5.0;
  • nuove risorse per innovazione e digitalizzazione.

Sanità e pensioni

Alla sanità vengono garantiti 1,8 miliardi in più ogni anno per assunzioni e stipendi di medici e infermieri. Più contenuto il capitolo pensioni: nel 2026 saranno stanziati 400 milioni, che saliranno a 1,6 miliardi nel 2027 e a 1 miliardo nel 2028.

Le coperture

Il «grosso delle coperture», ha chiarito Meloni, arriva dai tagli alla spesa dei ministeri e della Presidenza del Consiglio. Un altro contributo importante verrà da banche e assicurazioni (9,6 miliardi nel triennio), che secondo il governo hanno mostrato «una disponibilità non scontata».

Cosa cambia per gli italiani

  • Dipendenti con redditi tra 30mila e 50mila euro: avranno più soldi in busta paga (fino a 33 euro al mese).
  • Lavoratori sotto i 28mila euro: non beneficeranno del taglio Irpef, ma riceveranno incentivi per rinnovi contrattuali e detassazioni specifiche.
  • Mamme lavoratrici: bonus mensile più alto (60 euro).
  • Chi lavora di notte o nei festivi: meno tasse sulle indennità.
  • Imprese: superdeduzione per nuove assunzioni, fino al 130% per categorie fragili.
  • Sanità pubblica: 1,8 miliardi l’anno in più per rafforzare il personale.
  • Pensionati: aumenti modesti nel 2026, più significativi dal 2027.