Sono in arrivo modifiche del governo alla manovra per 3,5 miliardi di euro. Lo hanno riferito componenti di maggioranza ed opposizione della Commissione bilancio del Senato dopo l'Ufficio di presidenza cui ha preso parte il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. Le modifiche riguarderanno Zes, finanziamento di Transizione 5.0, silenzio-assenso per l'adesione alla previdenza complementare e riprogrammazione temporale dei finanziamenti del Ponte sullo Stretto.

In manovra, dunque, ci sarà «ci sarà una riprogrammazione» delle risorse del Ponte: la conferma arriva Guido Quintino Liris (FdI) interpellato dai cronisti a margine della commissione Bilancio di Palazzo Madama. «C'è un ritardo di questi procedimenti - ha spiegato Liris, uno dei relatori della legge di Bilancio, ai cronisti - dovuto al fatto che alcune situazioni dovranno vedere delle riprogrammazioni per il fatto che per un anno non si è potuto parlare per ovvi motivi legati all'ambito giudiziario». Quindi ci sarà una riprogrammazione delle risorse del Ponte? «Sì, dal prossimo anno».

Paita (IV): «Salvini non è capace di fare il Ponte quindi lo definanziano»

A stretto giro arrivano le reazioni dall’opposizione. «Il governo cambia la manovra di 3,5 miliardi di euro. Una cosa mai vista. Abbiamo preteso tutto il tempo per valutare bene». Lo dice la senatrice Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva e componente della Commissione bilancio di Palazzo Madama. «Il governo si è accorto adesso che esiste l'adeguamento dei prezzi per il caro materiali nelle opere pubbliche. Peccato che ci siano decine di emendamenti di IV depositati su questo. E a proposito di infrastrutture, hanno capito che Salvini non è capace di fare il Ponte sullo stretto e quindi lo definanziano. Carramba che sorpresa», aggiunge.

Nicita (Pd): «Meno fondi al Ponte? Diamoli a Sicilia e Calabria»

Conferma, con annessa proposta, anche dal Pd in una nota del senatore Antonio Nicita, vicepresidente del gruppo Pd e membro della Commissione Bilancio del Senato: «In Commissione Bilancio il ministro Giorgetti ha annunciato un parziale definanziamento delle risorse destinate al Ponte per finanziare la catastrofica vicenda di Industria 4.0. La manovra dovrebbe incrementare di oltre 3 miliardi, ma non è ancora chiaro verso quale direzione. Come Pd abbiamo chiesto di definanziare la spesa finora destinata al Ponte, in attesa della soluzione alle criticità avanzate dalla Corte dei Conti. Ma chiediamo con nostro emendamento che il definanziamento vada anche a favore di Sicilia e Calabria cui sono stati sottratti fondi Fsc».