Si tratta di un’esperienza formativa e umana capace di unire letteratura, natura e introspezione, pensata per chi vuole affinare le proprie capacità narrative
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Dal 17 al 22 novembre la valle del Reventino, a Soveria Mannelli (Cz), ospiterà un corso unico nel suo genere: “Alte Quote, Grandi Storie”, dedicato alla scrittura di montagna. Un’esperienza formativa e umana che unisce letteratura, natura e introspezione, pensata per chi vuole affinare le proprie capacità narrative immergendosi nei silenzi e nelle voci delle alture calabresi.
Il titolo del corso suggerisce il senso profondo del progetto: un viaggio che è insieme fisico e interiore, dove ogni passo diventa racconto, ogni sosta un’occasione di riflessione. La montagna, qui, non è semplice scenario, ma protagonista e metafora: uno spazio dell’anima in cui riscoprire sé stessi e il valore della parola.
Il percorso, completamente gratuito, prevede incontri e laboratori guidati da autori di grande rilievo come Fabio Andina, Francesco Bevilacqua, Domenico Dara, Marco Albino Ferrari, Nadia Terranova, Daniele Zovi e Romina Arena, che accompagneranno i partecipanti in un cammino narrativo tra emozione e consapevolezza.
L’iniziativa si rivolge a scrittori, aspiranti autori, appassionati di montagna, escursionisti e amanti della natura. L’obiettivo è offrire una nuova prospettiva sul racconto della montagna: non solo paesaggio, ma luogo di memoria, identità e umanità.
Particolare attenzione è riservata agli aspetti sociali della vita nelle aree interne: il senso di comunità, la trasmissione delle tradizioni, la resistenza culturale delle popolazioni locali. Temi oggi più che mai urgenti, in una Calabria che, come altre regioni italiane, affronta quotidianamente lo spopolamento e il rischio di perdere la propria voce collettiva.
“Alte Quote, Grandi Storie” si rivolge soprattutto ai giovani, invitandoli a scoprire la scrittura come strumento di conoscenza e partecipazione. Raccontare la montagna, in questo senso, significa raccontare sé stessi e il proprio territorio, contribuendo alla sua valorizzazione culturale e alla costruzione di un futuro più consapevole.
Il cammino, lungo poco più di 14 chilometri e con un dislivello di 298 metri, durerà circa cinque ore. È un percorso adatto a tutti: un’occasione per camminare tra i paesaggi del Reventino, ascoltare storie e riscoprire le proprie radici.

