Il 20 agosto 2018 una piena improvvisa travolse escursionisti nel comune di Civita. La tragedia ha lasciato una ferita profonda nella comunità. Il sindaco Tocci: «Sono stati giorni duri e abbiamo visto che cos'è una tragedia»
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La bellezza selvaggia delle Gole del Raganello si è trasformata in uno scenario di tragedia. Era il 20 agosto del 2018, 7 anni fa, quando un’onda piena improvvisa e devastante ha segnato per sempre la storia del posto. Un gruppo di escursionisti stava percorrendo il tratto che attraversa il comune di Civita nella parte finale denominate “Gole Basse”. Una data che marcherà la storia con la morte di 10 persone e il ferimento di altre 11. Una dinamica acclarata che racconta un accanirsi del destino quando, in una giornata apparentemente serena, il torrente che bacia il fondo si gonfiò rapidamente a causa di un temporale violento che interessò i monti sovrastanti. L’acqua diventata assassina, scendendo a valle con una forza devastante, non lascio scampo a chi si trovava all’interno del canyon, le pareti rocciose alte e strette divennero una trappola mortale. Il tempo passa ma non attenua le ferite: «Il sentimento è quello che non mi ha mai lasciato dal 20 agosto 2018 – confessa Alessandro Tocci, Sindaco di Civita - quello di incredulità e del dolore, di tutto quello che è successo, che è stata qualcosa che Civita non dimenticherà mai.»
La comunità di Civita quale prima interessata e l'intera regione furono trascinate di forza nell’evento così drammatico. Personalmente presente nella cittadina, ricordo le facce stranite di quanti cercavano di prestare soccorso, con i mezzi di soccorso che illuminavano di blu la stradina di accesso. Scene apocalittiche che non riesco a descrivere con le salme che venivano adagiate nella palestra scolastica e fuori cittadini, amici e parenti disperati. Una tragedia che mise in luce non solo la potenza inarrestabile della natura ma anche le problematiche legate alla gestione della sicurezza in ambienti naturali a rischio. «Le ricorderemo, non le abbiamo mai dimenticate – continua il primo cittadino - e continueremo a fare quello che stiamo facendo dopo il 20 agosto 2018, continueremo a lavorare nel ricordo indelebile delle persone che non ci sono più».
A sette anni di distanza, la memoria di quel giorno è ancora viva con la ferita che segna il tempo. Ricordare chi ha lasciato questo mondo partorisce un momento di riflessione e dolore per rendere omaggio alle vittime senza dimenticare l'importanza della prudenza e del rispetto per l'ambiente. «Ricordo tutto in un modo chiaro e nitido – racconta Tocci -, dalle 14: 20, 14:30, quando ero a lavoro, mi arriva la chiamata dei Carabinieri che mi informava di una donna che si era fratturata una gamba fuori all'arenile della spiaggia del Raganello. Da quel momento in poi, tutta una serie di accadimenti che hanno portato la mia comunità a stringersi ai parenti delle vittime, ai soccorritori, a tutti quelli che in quell'occasione hanno dato tutto loro stessi per alleviare le pene e le sofferenze di quel momento così tragico. È stata dura, sono stati giorni duri e abbiamo visto che cos'è una tragedia, qualcosa di inenarrabile per una comunità piccola. Se dopo sette anni – conclude il Sindaco Tocci - ancora siamo qua e cerchiamo di mantenere in piedi quello che è la nostra storia, forse un po' è anche per rispondere a tutte quelle negatività che ci sono state successivamente alla tragedia».
Nel ricordo di chi non c’è più, oggu 20 agosto alle ore 8:30 sarà celebrata la Divina Liturgia presso la Chiesa Parrocchiale Santa Maria Assunta di Civita.