La Dichiarazione d’interesse culturale con decreto di vincolo della direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria. Un’autorizzazione all’alienazione con prescrizioni di cui la prime due attengono al mantenimento della destinazione d'uso a struttura ricettizio-turistico-alberghiera e all’obbligo di opere di messa in sicurezza e di ripristino idonee a garantire l’attività ricettizio-alberghiera e la finalità conservativa dell’immobile, con particolare attenzione alle cromie e degli apparati decorativi originari.

Il Grande Albergo Miramare, gioiello architettonico in stile neoclassico con decorazioni Liberty, affacciato sullo Stretto e situato nel centro di Reggio Calabria, chiuso da anni nonostante il recente rifacimento della facciata, resterà un Grande albergo ma già tra qualche giorno potrebbe iniziare a uscire dal patrimonio del Comune e alla proprietà pubblica.

La gara 

Domani, venerdì 24 ottobre alle ore 10, presso gli uffici del settore Patrimonio del Comune di Reggio Calabria al Cedir avrà luogo l’asta pubblica per la vendita del maestoso immobile con il metodo delle offerte segrete (il cui termine di presentazione era stato fissato allo scorso lunedì) da confrontarsi col prezzo base di quasi 14 milioni di euro. Se offerte regolari vi saranno e se la gara avrà un esito fruttuoso, il destino di questo immobile potrebbe cambiare attraverso una nuova proprietà in grado di strapparlo all’oblio in cui è ormai caduto e di restituirlo alla riapertura al pubblico in una città a vocazione dichiaratamente turistica.

Il ritorno agli antichi fasti è stato finora invano auspicato dall’amministrazione comunale di Reggio Calabria che ha riacquisito la piena titolarità dell’edificio alla fine del 2024 a seguito della revoca dell’affidamento alla Società Gestione e Servizi srl risalente di fatto al 2021. Tanto l’affidamento nel 2021 quanto la revoca erano stati preceduti da iter complicati. Complesse vicissitudini avevano poi di fatto paralizzato l’operato della società, sottoposta alla fine ad amministrazione giudiziaria. 

Il restyling della facciata, eseguito ormai oltre due anni fa usufruendo del bonus 110% è stato l’unico risultato conseguito dalla Sgs srl. L’immobile, però, necessita ancora di una profonda e costosa ristrutturazione interna prima di potere riaprire. 

L’amministrazione Comunale aveva per questo tentato la strada dello studio di mercato, affidato alla società di consulenza Ihta srl (International Hotel and Tourism Advisors), membro del network internazionale Horwath HT, leader nel settore alberghiero, al fine di conseguire la migliore configurazione funzionale dell’hotel al quale far seguire lo sviluppo di un Business Plan. Nessun esito fruttuoso o sostenibile se, pur di vedere riaprire il bene e realizzato dell’obiettivo dallo stesso mancato, il Comune ha deciso di metterlo all’asta. 

E dunque il Grande Albergo Miramare, unitamente all’ex Mercato Girasole, all’ex Scuola Mazzini e al PalaBenvenuti, rientrano nel piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari 2025-2027 dell’amministrazione.

Essi sono stati individuati quali cespiti immobiliari da mettere in vendita per raggiungere i target previsti dall’Accordo tra Stato e Comune per il ripiano del disavanzo ed il rilancio degli investimenti (c.d. Accordo Draghi) e sottoscritto nel 2022.

Bellezza sospesa

Elegante e incorniciato tra le gli alberi secolari della via Marina di Marina di Reggio Calabria, lo storico palazzo progettato dall’ingegnere Pietro Fiaccadori e realizzato in epoca fascista tra il 1925 e il 1926, è situato sul centrale corso Giacomo Matteotti, esso ha l’ingresso su via Fata Morgana e l’altro affaccio laterale su via Giudecca e sul tapis roulant.

«Il fabbricato insiste su un lotto di circa 1.800 mq. e si articola su tre livelli fuori terra oltre un piano seminterrato. L'assetto planimetrico – si legge nell’avviso disciplinare di asta pubblica –  è di forma sostanzialmente trapezoidale e presenta al piano terra una corte interna e una terrazza che affaccia su Corso Matteotti. Allo stato attuale il piano seminterrato è deputato principalmente a locali tecnici, di servizio e magazzini. Il piano terra ospita le funzioni di rappresentanza e servizio al pubblico, unitamente a un limitato numero di unità abitative destinate alla ricettività. I piani primo e secondo sono interamente dedicati all’attività alberghiera. L’ultimo piano presenta una copertura piana e si caratterizza per una visuale diretta sul mare».