Sono passati ben diciannove anni dalla nascita del blog Ferrovie in Calabria, grazie all’impegno e all’intuito di alcuni giovani, tra i quali Roberto Galati, oggi presidente dell’omonima associazione. Quasi due decenni dopo, quella che allora sembrava una piccola comunità di appassionati del trasporto ferroviario è diventata una realtà viva e influente nel dibattito pubblico sul futuro della mobilità calabrese. Grazie alla loro passione per il treno, sono state promosse tantissime iniziative per valorizzare il trasporto ferroviario, ma anche proposte e denuncia per le tante cose che su questo campo non vanno per il meglio.

Il dinamico presidente Galati non è il tipo che si limita ai ricordi. In un nuovo post del blog, è stata lanciata una proposta concreta, ambiziosa e allo stesso tempo importante per un’intera zona della Calabria: ricollegare il basso Ionio calabrese — la Locride, il Soveratese e la città di Catanzaro — con Roma Termini, ristabilendo un collegamento diretto con la Capitale che manca da anni. E che ha molto fatto soffrire migliaia di viaggiatori.

«Oggi, con la stessa passione di allora e l’impegno che dedichiamo allo sviluppo della mobilità del nostro territorio – si legge nel blog– vogliamo festeggiare questo traguardo rilanciando una sfida: un collegamento Intercity diretto tra la costa jonica e Roma, realizzabile in tempi brevi grazie ai nuovi treni ibridi Htr 412 di Trenitalia».

La proposta parte da un presupposto tecnico solido. E Roberto Galati lo spiega chiaramente: «I convogli Htr 412, già impiegati sulle tratte Villa San Giovanni – Bari Centrale e Reggio Calabria Centrale – Lecce, hanno dimostrato affidabilità e flessibilità. Si tratta infatti di treni ibridi, capaci di viaggiare sia su linee elettrificate sia su tratti ancora alimentati a gasolio, una condizione che ben si adatta alle infrastrutture ferroviarie della Calabria ionica».

Non solo. Nel racconto del blog si legge che «nelle scorse settimane, senza grande clamore, Trenitalia Intercity ha già testato gli Htr 412 anche sulla linea Reggio Calabria – Roma Termini, sebbene lungo il versante tirrenico. Per l’associazione, questo rappresenta la prova che non esistono più ostacoli tecnici per un collegamento diretto anche via Jonica».

Un Intercity diretto Locride–Roma significherebbe molto più di un semplice collegamento in più: si tratterebbe di sviluppare una linea di sviluppo e di ridare una nuova opportunità di crescita ad un’area troppo spesso tagliata fuori dai grandi flussi di mobilità nazionale.

«Dalla Locride al Soveratese, fino a Catanzaro, l’assenza di collegamenti ferroviari diretti con il resto d’Italia continua a penalizzare cittadini, studenti, lavoratori e turisti. Ogni estate, migliaia di persone scelgono di spostarsi in auto o autobus per raggiungere Roma o il Nord, con tempi lunghissimi e un impatto ambientale elevato».

Un Intercity “Velia”, come Galati ipotizza, sarebbe il naturale successore del mitico “Pitagora”, treno che per anni ha collegato la costa jonica con la Capitale. Il ritorno di una simile linea avrebbe anche un valore simbolico: rimettere la Calabria orientale sulla mappa nazionale, ridando dignità e prospettiva a territori ricchi di cultura, paesaggio e turismo.

L’associazione Ferrovie in Calabria annuncia la propria disponibilità a collaborare con la regione e con Trenitalia per facilitare la realizzazione della proposta. «Siamo certi – scrive Galati– che anche in questa occasione la Regione Calabria, il presidente Roberto Occhiuto e i prossimi assessori al Turismo e ai Trasporti sapranno sostenere questa proposta».

Dopo diciannove anni di battaglie, denunce e progetti, Ferrovie in Calabria conferma la sua missione: unire la regione, binario dopo binario, con passione, competenza e visione.

«E chissà che presto, accanto al nome del “Pitagora”, non torni a correre sui binari anche quello del “Velia”, simbolo di un Sud che non si rassegna all’isolamento ma guarda ancora lontano, verso Roma, verso l’Italia».