Arriva lo stop per il concerto del cantante neomelodico catanese Filippo Zuccaro, in arte Andrea Zeta. Dopo una serie di confronti e di valutazioni tra amministrazione comunale e organizzatori, questi ultimi avrebbero deciso di non concedere l’autorizzazione alla sua esibizione, che avrebbe dovuto svolgersi nella frazione Prisdarello di Gioiosa Jonica nella serata di ieri. A denunciarlo attraverso i suoi canali social è stato lo stesso artista. «Secondo la Questura - ha scritto - non posso esibirmi perché sono figlio di un mafioso e secondo questa teoria dovrei seguire la strada che ha percorso mio padre».

Nel post anche riferimenti a un precedente concerto nella stessa località annullato lo scorso 13 luglio per lo stesso motivo «E non voglio parlare nemmeno di tutti i concerti che mi sono stati annullati in questi sei anni - ha sottolineato - perché centinaia di concerti non li ho nemmeno nominati”»

L’artista accusa anche il silenzio delle istituzioni locali: «Come può un sindaco permettere che avvenga una cosa del genere? Sono un ragazzo pulito, non ho mai avuto a che fare con quel tipo di vita e non ho alcun procedimento penale - è il suo sfogo - Non nascondo che sono stanco, molto stanco e deluso dagli abusi. Mi state togliendo la possibilità di svolgere il mio lavoro. Nelle mie canzoni canto solo l’amore».

Al momento nessuna reazione ufficiale è giunta dalle parti dell’amministrazione comunale su quanto accaduto. Secondo fonti vicine all'amministrazione non risulta nessun provvedimento formale da parte della Questura. A prevalere sarebbero state valutazioni condivise sull'opportunità o meno di farlo cantare. Intanto sono centinaia i messaggi di solidarietà dei fan che hanno espresso vicinanza a Zeta sulla sua bacheca Facebook.