VIDEO | La disamina sui flussi a Corigliano Rossano del presidente dell’ente, Federico Smurra, e le differenze con Lido Sant'Angelo: «La bandiera blu? I benefici li vedremo nel medio-lungo periodo, ma dobbiamo essere bravi a valorizzarla e comunicarla»
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«Schiavonea è la Rimini del Sud. Rossano invece ha una stagionalità diversa, più breve, più legata al weekend e alla fine di luglio». È l’analisi diretta di Federico Smurra, presidente della sede rossanese della Pro Loco, che da oltre dieci anni vive e osserva l’andamento del turismo sul lungomare. La sua visione è chiara: nessun allarme, nessun calo improvviso, ma una situazione che si ripete da anni. «Noi siamo presenti dal 2012, conosciamo i movimenti. A inizio luglio Rossano ha sempre avuto numeri bassi, non è una novità. La differenza la fa il fine settimana. Se fotografiamo il lungomare il sabato sera alle dieci, vediamo che la gente c’è. Solo che spesso si guarda nel momento sbagliato». E poi la differenza strutturale con Schiavonea: «È un mondo a parte. Ha 15-20 mila abitanti stabili, è vissuta anche d’inverno. Sant’Angelo no, è frequentato la sera, con gente che viene a passeggiare, ma consuma poco. E i flussi veri si vedono solo da fine luglio in poi. Chi lavora nel settore lo sa: il picco arriva nelle due settimane centrali di agosto». Secondo Smurra la politica degli insediamenti residenziali lungo la costa è stata fallimentare.
Prezzi alti e stagioni corte
Una questione che incide è quella economica. «I costi di gestione a Rossano sono alti. Chi prende una licenza per soli due mesi deve rientrare in fretta. E siccome non possiamo competere con la Puglia, dobbiamo per forza alzare i prezzi. In più, gli affitti delle strutture sono elevati. Questo crea un circolo difficile da spezzare». Schiavonea invece – secondo Smurra – gode di una maggiore accessibilità: «Più grande, più popolata, con un’offerta per tutte le tasche. Anche sul piano immobiliare, il metro quadro a Corigliano costa molto meno rispetto a Rossano. Questo conta, perché incide sulla sostenibilità del turismo». La recente conquista della Bandiera Blu da parte di Rossano non ha ancora prodotto effetti concreti. «All’inizio ha generato entusiasmo, ma poi alcuni episodi hanno spostato l’attenzione. I benefici li vedremo nel medio-lungo periodo, ma dobbiamo essere bravi a valorizzarla e comunicarla». Smurra lancia infine un appello all’uso responsabile dei social: «Siamo tutti parte di questo territorio. Prima di pubblicare post o commenti negativi, dovremmo riflettere. Non serve denigrare, serve partecipare. Il valore della Bandiera Blu è anche questo: crederci».