Importante riconoscimento per il progetto accademico di Pedagogia dell’Antimafia, attivo presso l’Università della Calabria dal 23 maggio 2011.
Ieri, nell’ambito della quarta edizione del Premio nazionale dedicato alla memoria di Lea Garofalo, il corso universitario di Antimafia è stato premiato come “Testimone del nostro tempo”. A presiedere la giuria, Marisa Garofalo, sorella di Lea, impegnata da anni nell’antimafia sociale. Marisa non ha mai smesso di battersi con determinazione per la memoria di Lea, favorendone la diffusione soprattutto nell’ambito scolastico e nei territori caratterizzati dal radicamento culturale della pedagogia mafiosa.

Il Premio Garofalo è stato promosso dall’associazione Dioghenes APS, presieduta dal coraggioso giornalista d’inchiesta e scrittore Paolo De Chiara, direttore di wordnews.it e divulgatore della storia antimafia di Lea. Dioghenes è un’associazione antimafie e antiusura che si riconosce nei valori della libertà di espressione e di pensiero, giustizia sociale, tutela e rispetto dei diritti dei cittadini e di ogni forma di diversità, solidarietà verso i deboli e gli emarginati.

A ritirare il premio, Giancarlo Costabile, ideatore di questo insegnamento universitario, unico nel panorama nazionale delle facoltà di Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche del Paese, giunto al suo 15esimo anno di lavoro accademico ad Arcavacata. Costabile ha inteso dedicare il riconoscimento all’onorevole Angela Napoli, madrina del Premio Garofalo, già vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia e da sempre in prima linea nel contrasto al potere delle cosche di ’ndrangheta in Calabria. Napoli, ha detto Costabile, è un simbolo straordinario di resistenza antimafia che ha saputo in anni davvero difficili schierarsi in modo netto e frontale contro l’arroganza e la violenza della criminalità calabrese.

Per Costabile, «ogni premio che nasce dalla memoria antimafia è un impegno che inchioda a nuove responsabilità di cittadinanza. E spinge a continuare con maggiore fermezza nel cammino tracciato. La storia di Lea Garofalo e i promotori attivi della sua storia antimafia – Dioghenes, Marisa Garofalo e Angela Napoli – rappresentano un patrimonio di lotte, valori e orizzonti di speranza che Pedagogia dell’Antimafia saprà custodire e difendere, sostenendone iniziative educative e progetti trasformativi».

Tra i premiati di questa edizione, che si è tenuta nella Sala dei Quadri del Palazzo Comunale a Cremona: Maurizio Landini, segretario generale della CGIL; Giorgio Mottola, giornalista d’inchiesta della redazione di Report (Rai 3); Mauro Esposito, testimone di giustizia che ha denunciato la mafia calabrese.