Il segretario provinciale analizza i dati provenienti dalle stime Ipsod di Pagnoncelli: «A un passo dal raggiungimento del quorum necessario per l’elezione dei consiglieri regionali»
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«Prendo atto dalla stampa nazionale ed in particolare dal Corriere della Sera, della pubblicazione del sondaggio realizzato da Ipsos di Pagnoncelli che la lista Udc, presentata in Calabria in occasione delle elezioni regionali, si attesta ad oggi è al 3,4% e dunque ad un passo dal raggiungimento del quorum necessario per l’elezione dei consiglieri regionali». Lo afferma Stefano Luciano, segretario provinciale Udc analizzando i dati diramati in vista delle elezioni regionali.
In particolare, per l’esponente Udc si tratta di «una percentuale molto rilevante per un partito che solo qualche giorno fa in occasione della festa nazionale tenutasi a Roma ha deciso di rilanciare la propria posizione politica e di darsi un nuovo organigramma con l’onorevole De Poli alla segreteria nazionale e l’onorevole Cesa alla presidenza del partito». In particolare in Calabria «il partito è stato ricostruito anche grazie allo sforzo del coordinatore regionale Salvatore Bulzomì e di tutta la dirigenza oggi in prima linea per le elezioni regionali».

Il segretario provinciale analizza: «È evidente come il risultato del 3,4%, in Calabria, in così poco tempo, ha determinato la nascita di un soggetto politico rinnovato capace di eleggere i consiglieri regionali e che sarà determinante per la vittoria del presidente Occhiuto. Un partito, l’Udc, che non ha soltanto un valore elettorale ma anche un grande valore politico in quanto capace di rappresentare gli interessi del ceto medio e delle piccole e medie imprese fungendo da elemento di equilibrio nell’ambito del centro destra così come riconosciuto dalla stessa presidente Meloni che ha partecipato con determinazione alla festa nazionale del partito. Questo risultato – conclude Luciano -rappresenta solo l’inizio di un lungo percorso di radicamento e di vivacità politica che porterà l’Udc ad essere centrale nelle dinamiche politiche nazionali, regionali e provinciali».