Ernesto Ioppoli ha raccontato di essere stato colpito più volte dal primo cittadino durante una riunione istituzionale. Dopo poche ore il passo indietro: «Le scuse non bastano»
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Si è dimesso il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, dopo la bufera scaturita dalla denuncia del consigliere comunale Ernesto Ioppoli, che stamattina ha riportato di essere stato preso a pugni dal primo cittadino. L’episodio, avvenuto durante una riunione istituzionale convocata dal presidente della Provincia Sergio Ferrari per discutere della realizzazione di alloggi popolari in via Israele, nel quartiere di Tufolo, avrebbe visto il Voce colpire Ioppoli, esponente di una lista civica che sostiene la maggioranza.
L’aggressione denunciata da Ioppoli
In un comunicato, Ioppoli ha ricostruito i fatti parlando di un clima di «assoluta minaccia» culminato in una «aggressione fisica e verbale» da parte del primo cittadino. «La discussione si è inevitabilmente animata - ha riferito Ioppoli - e, dopo aver fatto presente che ero e sono il riferimento del quartiere in cui abito, vicinissimo a Via Israele, sono stato come sempre sminuito dal sindaco sulla quantità dei voti presi e sulla rappresentanza e successivamente aggredito con due pugni che mi hanno raggiunto alle spalle ed un calcio che mi ha raggiunto ad una gamba». Il consigliere ha anche ringraziato «chi ha avuto cura di trattenere il sindaco altrimenti sarei stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari». Ioppoli ha poi annunciato l'intenzione di «tutelare la propria dignità personale e politica nelle sedi opportune», avendo già dato mandato ai suoi legali di adire le vie giudiziarie.
Sulla vicenda undici consiglieri di minoranza, in un documento unitario, avevano chiesto le dimissioni di Voce: «Un sindaco che ricorre alla violenza, fisica o verbale, tradisce il mandato ricevuto dai cittadini e perde ogni legittimità morale a rappresentarli».
Le dimissioni di Voce
Poche ore dopo la denuncia di Ioppoli, arrivano le dimissioni di Voce annunciate con una nota stampa stringata: «Non è mia intenzione alimentare polemiche dopo quanto accaduto ieri sera né cercare giustificazioni di sorta. Esprimo pubblicamente le mie più sincere scuse al consigliere Ioppoli e alla città. Ma quando solo le parole non bastano occorre il gesto. Ritengo doveroso compiere un passo indietro per senso di responsabilità istituzionale. Le istituzioni devono essere sempre esempio di equilibrio e rispetto, valori che oggi intendo riaffermare presentando le mie dimissioni. Auspico che questo gesto restituisca un clima di serenità politico – amministrativa di cui la città in questo delicato momento ha bisogno».

