L’iniziativa

Una seconda possibilità dopo il carcere, così a Paola i detenuti sono diventati pizzaioli

Con questo intento la direttrice della casa circondariale Emilia Boccagna ha portato a compimento una nuova iniziativa, che ha visto i detenuti al centro di un progetto culminato con l’attestazione della qualifica

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di Francesco Frangella
25 dicembre 2022
22:00

Si allunga la serie di iniziative che, sotto la guida della direttrice Emilia Boccagna, la casa circondariale di Paola sta mettendo in atto per valorizzare l’esperienza carceraria come sprone utile a rigenerare la coscienza personale dei detenuti.

Dopo averli visti all’opera nello splendido contesto di Badia (dove oltre alla cura e alla manutenzione dei luoghi, si occupano anche di un orto sempre più rigoglioso), dopo i pubblici ringraziamenti ricevuti anche dall’amministrazione comunale e dall’Ordine dei Minimi (per il contributo offerto nella pulizia del litorale, del Santuario e delle strade cittadine), dopo averli conosciuti nell’inedita veste di marinai (navigatori capaci di andare anche controvento, grazie alle lezioni teorico-pratiche seguite presso il locale Club Nautico), i detenuti del carcere di Paola si sono recentemente mostrati anche come bravi pizzaioli, in grado di sfornare fragranti delizie che hanno soddisfatto il palato dei tanti ospiti presenti nel locale, che da semplice aula di un istituto di pena, si è trasformato – per un giorno – in una sala di convivialità e festa.


In questa atmosfera, che ha sicuramente alleggerito il peso delle sbarre tutt’attorno, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati con cui, l’Associazione Pizzerie Italiane (Api), ha riconosciuto la formazione dei ragazzi del corso seguito tra le mura della casa circondariale, sotto la guida del vicepresidente nazionale Marcello Lamberti.

Ad ognuno dei partecipanti è stata assegnata la qualifica di pizzaiolo, che una volta scontata la condanna, potrà essere d’aiuto nella ricerca di un lavoro, attività essenziale per il reinserimento sociale.

Sulla scorta di questo intendimento, l’amministrazione penitenziaria ha predisposto, e continua a predisporre, progetti sempre più coinvolgenti, che oltre alle istituzioni stanno vedendo impegnate associazioni e operatori del terzo settore.
Dopo quanto di buono fatto a Paola, anche a San Lucido sarà presto possibile assistere agli effetti di una sinergia strategica per l’intero comprensorio, con il sindaco Cosimo De Tommaso (presente alla cerimonia), che ha aperto finanche alla possibilità di predisporre uno stabilimento balneare interamente dedicato alle attività della casa circondariale.

Soddisfatto il provveditore regionale per l’amministrazione penitenziaria della Calabria, Liberato Gerardo Guerriero, seduto al tavolo insieme ai primi cittadini di Paola e San Lucido (rispettivamente accompagnati da componenti di Consiglio e giunta), orgogliosa la direttrice Emilia Boccagna, che ha visto confermata – una volta di più – la bontà della scelta di investire sulla formazione, vera e propria leva in grado di scuotere la coscienza dei detenuti, a Paola sempre più distanti dagli stereotipi con cui generalmente vengono immaginati.

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