Spes contra Spem

Associazione mafiosa ed estorsione, Domenico Avignone assolto dal tribunale di Palmi

Il 48enne era finito in una inchiesta della Dda di Reggio Calabria contro i clan di Taurianova. La procura aveva chiesto 12 anni di carcere

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di Francesco Altomonte
22 febbraio 2023
21:45
Il tribunale di Palmi
Il tribunale di Palmi

Il tribunale di Palmi ha assolto Domenico Avignone, 48 anni, dall’accusa di associazione mafiosa ed estorsione aggravata. La sentenza è stata emessa nella serata di ieri. La procura antimafia di Reggio Calabria aveva chiesto per il taurianovese 12 anni di carcere. Il collegio del tribunale di Palmi, però, ha accolto la richiesta di assoluzione formulata dai legali dell’imputato, gli avvocati Guido Contestabile e Mariarosa Crocitti.

Domenico Avignone

Avignone era finito nell’operazione dei carabinieri del comando provinciale, coordinata dalla Dda reggina, denominata Spes contra Spem eseguita l’8 giugno 2021.


In carcere erano finite 11 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, detenzione illegale di armi anche da guerra, esercizio arbitrario delle proprie ragioni, sostituzione di persona, tutti aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.

Domenico Avignone, sfuggito all’arresto, si era consegnato ai carabinieri di Taurianova dopo un mese di latitanza.

I carabinieri hanno ipotizzato una serie di estorsioni ai danni di alcuni imprenditori che, interrogati, avevano confermato le richieste estorsive subite dai due principali indagati: i presunti boss Domenico Avignone e Pasquale Zagari. Quest'ultimo, anche evocando esplicitamente i morti della faida di Taurianova e la sua capacità di risolvere i problemi con la violenza, ha costretto imprenditori e cittadini a dazioni in denaro, sia per rafforzare la cosca e sia per il mantenimento delle famiglie in carcere. Zagari si sarebbe intromesso anche nella compravendita di terreni, chiedendo somme di denaro per autorizzare l'acquisto. Zagari aveva avviato anche un apparente percorso di riabilitazione sociale, partecipando addirittura a dibattiti, convegni e incontri come testimone di redenzione e contro l'ergastolo ostativo. Ma, secondo gli investigatori, una volta scarcerato aveva ripreso a fare il capocosca dopo essere tornato a Taurianova.

Una tesi, però, che non ha retto al vaglio del dibattimento per la posizioni di Avignone che è stato assolto così come richiesto dalla difesa.

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