Aula bunker di Lamezia Terme inagibile per i danni causati dal maltempo: forte rallentamento per i processi antimafia
I disagi provocati dalla recente alluvione hanno messo fuori uso la struttura inaugurata nel gennaio del 2021 alla presenza dell'allora ministro della Giustizia. Rinviata la prossima udienza di Reset
L’aula bunker di Lamezia Terme sarà inagibile per almeno 12 giorni a causa dei gravi danni causati dal maltempo, che ha colpito la provincia di Catanzaro, in particolare la zona industriale dove si trova la struttura. L’aula in questi anni è diventata un luogo cruciale per il sistema giudiziario calabrese, ospitando importanti processi antimafia come Reset e Maestrale-Carthago-Olimpo. Le autorità hanno richiesto l’intervento della Protezione civile per il ripristino dell’edificio e la riapertura della sede.
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Struttura messa fuori uso dall’alluvione
Il giorno dell’alluvione, la violenta pioggia aveva provocato l’inondazione della zona industriale, compromettendo l’accesso all’area circostante. Le strade, quel giorno, risultavano bloccate a causa dell’acqua che aveva invaso il piazzale dell’aula bunker, creando una scena allarmante quanto drammatica. Gli avvocati, arrivati per partecipare all’udienza, avevano trovato la struttura in condizioni critiche. La presidente del collegio, Giulia Conti, aveva emesso un decreto che dichiarava la sospensione del processo per motivi di sicurezza, data la situazione precaria.
Quando è stata inaugurata l’aula bunker di Lamezia Terme
L’aula bunker di Lamezia Terme, inaugurata nel gennaio del 2021, è un simbolo della lotta dello Stato contro la criminalità organizzata. Realizzata in tempi record, su concessione della compianta presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, è stata progettata per gestire processi di grande rilevanza, come “Rinascita Scott”. Questa struttura ospita una capienza di circa 947 posti, con specifiche aree riservate a diverse categorie di partecipanti.
Il rovescio della medaglia
L’ex procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, durante la cerimonia d’inaugurazione, alla quale aveva partecipato anche l’allora Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, aveva sottolineato l’importanza di avere un’aula bunker in Calabria, per dimostrare che la giustizia può essere realizzata localmente, senza la necessità di trasferirsi altrove. L’aula inagibile, tuttavia, è un ostacolo affinché i processi si celebrino in tempi rapidi.
Ma c’è anche il rovescio della medaglia. Già da qualche giorno, il processo Maestrale-Carthago-Olimpo si sta svolgendo presso il tribunale di Vibo Valentia. Giovedì, invece, sarà rinviata ufficialmente l’udienza del processo Reset a Lamezia Terme, dove era atteso l’esame del collaboratore di giustizia Ivan Barone. E dunque i processi, come si vede, possono essere celebrati nei Palazzi di Giustizia. Non solo perché il maltempo ha messo in evidenza le fragilità del nostro territorio.