«Autonomo e leale»: così l’editore Domenico Maduli ricorda Pietro Bellantoni
L'approdo a LaC dopo diverse esperienze in Calabria e fuori, all'interno del network aveva ricoperto la carica di direttore della testata Il Reggino: «Parte del suo cuore l'ha lasciata qui»
«Pietro era arrivato da me da luoghi dove non stava più bene, i bravi giornalisti in Calabria non hanno vita facile, e quelli come lui avevano la schiena dritta, e qui aveva ritrovato vecchi e nuovi Amici, e colleghi veri». L’editore di LaC Domenico Maduli ricorda così Pietro Bellantoni, scomparso questa notte a 42 anni a causa di una grave malattia.
Il lutto | Morto il giornalista Pietro Bellantoni, aveva 42 anni
A LaC News24 era approdato dopo diverse esperienze in altre testate in Calabria fuori. «Mi chiese solo autonomia e lealtà, io idem, e con quella lui lavorò un bel periodo della sua vita, poi andò altrove, e poi ritornò, stavolta per fare il Direttore di testata della sua città natale, come si fa in casa di amici dove lasci e ti ritrovi. Sempre con quel sorriso pacato e bello».
La notizia della sua morte è stata appresa con sgomento questa mattina dall’editore e dai colleghi del network che con lui avevano percorso un pezzo di strada. L’abbraccio di Maduli va alla famiglia, alla moglie e alla bimba di Pietro: «Chiude la sua vita nella Tv di stato, ma parte del suo cuore l'ha lasciata a LaC dove i giornalisti lavorano con le medaglie al petto e sentono la strada della loro terra come una cosa propria. Le mie sincere condoglianze alla sua cara ed amata famiglia. Ciao ed arrivederci Pietro».
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