L’inchiesta

Bancarotta fraudolenta a Vibo, sequestro da oltre 5 mln di euro a una società: le accuse alla consigliera comunale e provinciale Fatelli

Distrazioni di ingenti risorse finanziarie e fallimenti pilotati da parte della famiglia Raffaele di Soriano. La ricostruzione della Guardia di finanza non risparmia i vertici della ex Banca di Credito Cooperativo di Maierato

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di Giuseppe Baglivo
16 dicembre 2023
07:46

C’è anche la consigliera comunale e provinciale di Vibo Valentia, Elisa Fatelli, 55 anni, tra le persone destinatarie della misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività economiche e imprenditoriali per sei mesi nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal pm della locale Procura, Concettina Iannazzo, ed il procuratore Camillo Falvo. 

Destinatari insieme a lei della stessa misura interdittiva sono: Antonio Raffaele, 58 anni, di Soriano Calabro (marito di Elisa Fatelli) ed Ettore Raffaele, 51 anni, anche lui di Soriano, fratello di Antonio. 


L’inchiesta mira a fare luce su una bancarotta fraudolenta patrimoniale aggravata ed ha portato la Guardia di finanza a sequestrare in via preventiva disponibilità finanziarie per cinque milioni di euro. In particolare, il gip del Tribunale di Vibo Barbara Borelli ha disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, in capo ad Antonio Raffaele sino alla concorrenza di 3.607.111,67 euro quale illecito profitto (somma che sarebbe stata distratte dalle casse della società), mentre altra somma pari a 1.204.190,91 euro è stata sequestrata in via preventiva ad Antonio Raffaele, Pietro Gerardo Raffaele, 54 anni, di Soriano Calabro, Ettore Raffaele, Filippo Raffaele, 59 anni, Anna Grillo (deceduta e madre dei Raffaele).

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Sequestro preventivo anche del capitale sociale e del complesso aziendale (tutti i beni strumentali e rapporti funzionali all’esercizio d’impresa) riconducibili alla società “M.D. srl” con sede a Roma, oltre al sequestro preventivo del capitale sociale e del complesso aziendale riconducibile alla società El Primero sas di Elisa Fatelli & co. con sede nella zona industriale di Maierato. Indagati a piede libero nell’inchiesta anche Domenico Antonio Bilotta, detto Tony, 79 anni di Pizzo, il commercialista Giuseppe Betrò, 73 anni, pure lui di Pizzo ed Ernesto Clerici, 82 anni, di Albavilla, provincia di Como.  

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Genesi dell’inchiesta

Il procedimento trae origine dalla trasmissione, da parte del Tribunale di Vibo Valentia, della relazione redatta dall’avvocato Maria Limardo (dal 2019 sindaco di Vibo), curatore fallimentare di “Pianeta Casa Srl”, azienda dichiarata fallita nell’ottobre del 2016. Secondo l’indagine, gli indagati sarebbero stati «dediti ad una reiterata attività di distrazione delle risorse societarie, frutto di operazioni fraudolente».

Per il giple analisi delle compagini societarie  hanno evidenziato «inequivocabilmente un rapporto di connessione e di collegamento funzionale/giuridico determinato dalla presenza dei fratelli Raffaele e, in alcuni casi, delle consorti, nella qualità di soci o di amministratori, che hanno assicurato nel tempo – ed assicurano tuttora – il controllo diretto e la  chiara identità di gestione fra le diverse società che, correlato alle circostanze di  fatto, concretizzano un rapporto ben oltre i limiti delineati dalla normativa e che invece configurano una vera e propria società di fatto fra persone fisiche e società di capitali».

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