Questa mattina, in Viale Glauco a Diamante, i funzionari Asp, i Nas e i carabinieri della locale stazione hanno effettuato ulteriori controlli all'interno del food truck finito sotto inchiesta per la presunta somministrazione di alimenti nocivi, nello specifico contaminati da botulino. Le operazioni hanno avuto due finalità: prelevare ulteriori campioni di materiale da esaminare in laboratorio e preparare la documentazione per il trasferimento del furgone rosso. Questo si è reso necessario anche perché, da alcuni giorni, il food truck è diventato il macabro sfondo di fotografie ricordo postate sui social da numerosi utenti arrivati nella città dei murales per una sorta di pellegrinaggio dell'orrore. 

Trasferimento autorizzato

Il trasferimento è stato autorizzato. Tuttavia, nel concreto, l'operazione potrebbe svolgersi non prima della giornata di domani, poiché l'Asp di Cosenza dovrà prima comunicare l'attuale indisponibilità di conservare i prodotti ancora presenti nel furgoncino nelle proprie strutture per problemi tecnici legati all'allaccio della rete elettrica che alimenta i frigoriferi. Quindi, i funzionari Asp dovranno inviare una relazione al pubblico ministero Maria Porcelli, titolare del fascicolo di inchiesta, la quale, a sua volta, dovrà emettere un decreto di autorizzazione al trasferimento del furgone in un deposito giudiziario.

Presente il titolare dell'attività

Durante le operazioni, era presente anche il titolare dell'attività ambulante finita sotto inchiesta, assistito dal suo avvocato Francesco Liserre. Coperto da un casco, per non esporsi a foto e video dei passanti, il giovane, classe 1992, è apparso affranto e ha pianto a più riprese. Nonostante ciò, si è mostrato sempre collaborativo con le forze dell'ordine.