Luogo profanato

Dopo il furto delle ostie consacrate riapre la chiesa di Bovalino, il vescovo Oliva: «Un’offesa alla fede»

VIDEO | Tanti cittadini e tutti i preti della diocesi Locri-Gerace si sono ritrovati per la messa e la processione di riparazione. Duro il presule: «Chi si è macchiato di tale gesto è soggetto alla scomunica»

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di Ilario  Balì
9 marzo 2024
20:49

«Chi si è macchiato di tale gesto è soggetto alla scomunica. È il momento della preghiera, un atto così è un’offesa alla fede dei cristiani e alla chiesa della Locride. Si tratta di qualcosa di inqualificabile. Ci auguriamo che i responsabili possano pentirsi di quello che hanno fatto e restituire quanto sottratto». Lo ha detto il vescovo di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva a Bovalino, nella chiesa teatro nei giorni scorsi del furto delle ostie consacrate e del medaglione reliquiario della Madonna

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Tutta la comunità cristiana della Locride si è stretta attorno alla Chiesa Matrice di Bovalino Superiore attraverso una processione penitenziale per chiedere perdono a Dio. Guidato dal vicario don Nicola Commisso Meleca, il corteo ha attraversato le vie del piccolo borgo per dirigersi verso la Chiesa Matrice, dove monsignor Oliva ha celebrato la Messa e presieduto la preghiera di riparazione, riaprendo così al culto il luogo sacro in risposta alla profanazione eucaristica.


Intanto sul fronte delle indagini, coordinate dai carabinieri, sembra ormai certa la pista che porta alle messe nere e ai gruppi satanici sorti sul territorio. Continua a leggere su Il Reggino

 

Giornalista
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