Il caso

Ladri in azione in chiesa, rubata l’ostia consacrata e un medaglione della Madonna a Bovalino Superiore

Ad accorgersi di quanto avvenuto sono stati alcuni fedeli e collaboratori della parrocchia. La condanna del vescovo: «Esprimo profondo dolore e sconcerto per un gesto sacrilego che offende l'intera comunità cristiana» 

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di Ilario  Balì
2 marzo 2024
10:10

Non c’è pace per il mondo della chiesa calabrese. La scorsa notte ignoti hanno trafugato dal tabernacolo della chiesa di Santa Maria della Neve a Bovalino Superiore ostie consacrate conservate nella teca e un medaglione reliquiario della Madonna. Nella Chiesa, situata nel centro storico dell'antico abitato dove sono rimaste a risiedere alcune centinaia di abitanti, si sono introdotte delle persone al momento ignote forzando una porta laterale. Dopo aver cercato e trovato la chiave del tabernacolo, hanno preso le ostie consacrate e le hanno sparse sulla mensa dell'altare, portato via l'ostia consacrata che si trovava conservata nella custodia eucaristica e, probabilmente, anche delle ostie piccole consacrate. Poi hanno scassinato un armadio dove era custodito un medaglione reliquiario regalato dal vescovo Raffaele Antonio Morisciano; nel medaglione era conservato un capello della Madonna. Ad accorgersi di quanto avvenuto sono stati alcuni fedeli e collaboratori della parrocchia al momento in cui si erano recati ad aprire la chiesa per la celebrazione della Via crucis.

Del fatto è stato informato anche il vescovo di Locri monsignor Francesco Oliva. «Esprimo profondo dolore e sconcerto per un gesto sacrilego che offende l'intera comunità cristiana di Bovalino e dell'intera diocesi - ha detto - Profanare le Ostie consacrate e sottrarle dalla custodia eucaristica è uno dei peccati più grandi, una ferita al cuore di tutta la Chiesa e dei suoi fedeli. Prego perché gli autori del gravissimo gesto si ravvedano ed avviino un percorso nuovo nella loro vita. Nutro la speranza nel mio cuore di poter incontrare chi si è macchiato di questo grave peccato, di poterli ascoltare e raccoglierne il pentimento e la richiesta di perdono». Del fatto sono stati avvisati i carabinieri che hanno avviato le indagini.


Giornalista
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